Atlantia congela gli investimenti di Autostrade, i sindacati incalzano il governo, da dove arrivano minacce di commissariamento. Siamo all’ennesimo scontro, ma stavolta è scoppiato attorno alla decisione di Atlantia di limitarsi agli interventi ordinari e di messa in sicurezza della rete dopo le mancate risposte del governo sul contenzioso legato al crollo del Ponte Morandi di Genova. Questa mossa della società dei Benetton ha provocato la dura reazione di Giancarlo Cancelleri, viceministro alle Infrastrutture, che parla apertamente di «ricatto». A nome del Movimento 5 Stelle di cui fa parte dichiara che è stato perso solo tempo. «Aspi, quelli del crollo del ponte di Genova, quelli che si sono macchiati delle 43 vittime del ponte, quelli che non hanno neanche chiesto scusa quando è crollato, proprio quelli lì, quelli di Benetton, quelli lì che ricattavano il governo, stamattina se ne sono usciti con una novità: “se non ci fate da garanzia per un prestito – e quindi vogliono la garanzia dello Stato – non facciamo gli investimenti”».
CANCELLERI “COMMISSARIARE AUTOSTRADE, VIA CONCESSIONI”
Giancarlo Cancelleri si è quindi rivolto alle forze di maggioranza chiedendo la revoca delle concessioni ad Autostrade. «Questa non è gente seria», ha dichiarato il viceministro alle Infrastrutture. La proposta è di «commissariare direttamente Aspi con un commissario di governo». In un video pubblicato su Facebook ha fatto anche rifermento ad un dossier della ministra Paola De Micheli che ha trattato con Aspi. «Non lo conosce nessuno questo dossier, non lo conosce né il M5s né altre forze di governo, né Conte. Lo ha dichiarato il ministro sui giornali. Ebbene che lo tirasse fuori, cominciamo a parlarne». Di ricatto ha parlato anche Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, in merito alla vicenda Atlantia. «Penso che vadano evitati i ricatti, questi toni sarebbe meglio si cambiassero». Ma una trattativa per l’erogazione dei finanziamenti può esserci. D’accordo sul ritiro della concessione Nicola Fratoianni, portavoce nazionale di Sinistra Italiana. «Io penso che in questi casi, quando qualcuno ricatta, da uno Stato autorevole e credibile, che sta dalla parte dell’interesse pubblico e della giustizia, ci sia solo una pacata e ragionevole risposta da dare: ritirare la concessione».
SINDACATI A GOVERNO “DECIDERE PRESTO SU AUTOSTRADE”
E i sindacati sollecitano il governo a prendere una decisione in merito alla possibilità di revocare la concessione ad Autostrade, anche perché ci sono molti lavoratori in sospeso. «Lasciare 7mila lavoratrici e lavoratori per due anni nell’incertezza sul loro futuro è davvero troppo. Il Governo decida cosa vuole fare con Autostrade per l’Italia, se cioè vuole revocare la concessione», ha dichiarato Salvatore Pellecchia, segretario generale di Fit-Cisl. Inoltre, ha spiegato che nell’ultimo incontro con l’amministratore delegato di Aspi sono state presentate le linee guida del piano industriale 2020-2023: pare siano previsti «significativi investimenti per miliardi di euro oltre che importanti interventi di manutenzione». Si tratta di investimenti che secondo Pellecchia possono migliorare la rete, renderla più sicura. «È sotto gli occhi di tutti che l’Italia ora più che mai ha bisogno di investimenti per risalire la china della crisi economica in atto». I sindacati chiedono dunque al governo di dare risposte ad Autostrade, altrimenti «non si esce dallo stallo in cui siamo già da troppo tempo».