COMMISSIONE COVID AL VIA TRA LE POLEMICHE

Al via la Commissione Covid: è stato approvato il regolamento interno necessario per il suo funzionamento, quindi dalla prossima settimana cominceranno le audizioni delle associazioni dei familiari delle vittime e di chi ha combattuto la pandemia in prima linea, dagli operatori sanitari alle forze dell’ordine. L’obiettivo è fare chiarezza sulla gestione dell’emergenza. Nel frattempo, va in scena uno scontro tra La Verità e il Corriere per la pubblicazione di alcune chat nelle carte dei magistrati.



Quelle che sono state pubblicate dal giornale di via Solferino hanno avuto risalto, ma sarebbero le meno interessanti secondo Francesco Borgonovo, peraltro provenienti da due querele per diffamazione sporte contro uno dei legali delle vittime, quindi da una vicenda marginale che riguarda il legale in questione e l’ex portavoce dei comitati. Il sospetto del giornalista de La Verità è che il Corriere abbia usato la chat (“Dobbiamo ottenere 150.000 euro a familiare“) per “farli passare per approfittatori“, descritti nell’articolo in questione “alla stregua di sciacalli interessati a spillare soldi allo Stato” alla vigilia della Commissione Covid.



Non dovrebbe sorprendere, però, che vogliano il massimo per i loro assistiti, inoltre Borgonovo fa notare alcuni di quegli avvocati sono a loro volta parenti delle vittime. Il giornalista passa allora al contrattacco segnalando che sul Corriere non sono finite, ad esempio, le chat tra l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e l’ex presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro, così come altre carte, basti pensare ai verbali del Comitato tecnico scientifico (Cts).

AVVOCATO PARENTI VITTIME: “VOGLIONO DENIGRARCI”

Sulla vicenda è intervenuta l’avvocato Consuelo Locati, che assiste i parenti delle vittime: visto che il nuovo governo aveva avanzato l’ipotesi di presentare un emendamento per dare un indennizzo ai familiari, nella chat tra gli avvocati si è iniziato a discutere dell’eventuale transazione.



Questa la spiegazione fornita a La Verità, precisando che nel dicembre 2020 erano stati chiesti 100-300mila euro a familiare seguendo le tabelle del tribunale di Roma. “Bisogna quantificare il danno, secondo il codice di Procedura civile, perché altrimenti la domanda è dichiarata inammissibile“. Trattandosi di 430 persone e di circa 100 minori, a fronte di 130mila vittime, è chiaro che la forza contrattuale sarebbe stata maggiore.

A proposito del loro compenso, ogni familiare si è impegnato a versare 500 euro Iva inclusa per avviare l’azione civile. “Cifra suddivisa tra noi cinque avvocati, che avremo diritto a un compenso secondo i parametri previsti dalla legge solo in caso di giudizio positivo. Se non vinciamo, non prendiamo nulla“, la precisazione di Locati. Infine, parla di una “volontà denigratoria” dell’operato dei legali che, però, “coinvolge persone che già hanno sofferto lutti indicibili“.

COMMISSIONE COVID, PASSA EMENDAMENTO “ANTI CONTE”

Polemiche a parte, parte la fase istruttoria della Commissione Covid, con le audizioni dei familiari delle vittime e di soggetti intermedi. Alla seduta di mercoledì ha preso parte anche l’ex premier Giuseppe Conte, entrato in extremis nella commissione e in evidente conflitto di interessi, visto che è stato presidente del Consiglio nella fase più critica dell’emergenza. Da membro della commissione non può essere audito, d’altra parte è passato un emendamento presentato da Italia Viva, e votato dal centrodestra, che impedisce di assegnare compiti istruttori nella Commissione Covid a chi potrebbe essere in conflitto di interesse.

Bocciato, invece, l’emendamento che chiedeva l’autorizzazione dell’ufficio di presidenza per ogni decisione sulle audizioni, mossa che avrebbe rallentato i lavori della Commissione Covid. Sotto la lente d’ingrandimento la gestione della pandemia: dalle misure governative alla legittimità dello stato di emergenza, passando per l’acquisto di mascherine dalla Cina e di vaccini, con un focus sulla loro efficacia e sui contratti di appalto e concessione, come quelli per i banchi a rotelle.