FDI ANNUNCIA COMMISSIONE D’INCHIESTA SUL REDDITO DI CITTADINANZA E ATTACCA TRIDICO
«Il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia ritiene sempre più necessaria la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, limitando la responsabilità a Tridico per non avere consapevolmente attivato i controlli, al fine di non far perdere consenso elettorale e personale ai suoi mandanti»: lo ha spiegato ieri in una nota il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, riferendosi ad una possibile nuova commissione d’inchiesta parlamentare sul Reddito di Cittadinanzafurbetti” e in generale sul sistema che ha dimostrato non poche “pecche” prima di essere abolito dal Governo Meloni.
La polemica esplode subito sull’asse Centrodestra-M5s, specie in un momento dove già altre commissioni d’inchiesta come quella sul Caso Orlandi e sulla pandemia Covid tengono “banco” nel dibattito-scontro politico in corso. Il tema poi del RdC torna di stretta attualità con la scadenza del 31 luglio 2023 e relativa sospensione dell’erogazione per una vasta platea di soggetti. Secondo FdI, i controlli esercitati dall’ex Presidente Inps Pasquale Tridico – nominato dal Governo Conte e candidato con i 5Stelle alle Politiche 2018 – non sarebbero stati sufficienti né efficienti: «il reddito di cittadinanza, nel tempo si è rivelato una misura assistenzialista, nata con uno scopo demagogico, scritta male, attuata peggio, il che ha comportato enormi danni all’erario», spiega in una ulteriore nota Foti.
FOTI (FDI): “COMMISSIONE SU TRIDICO E LE TRUFFE ALL’INPS”
È poi lo stesso presidente dei parlamentari FdI alla Camera a sottolinea in una intervista a “Libero Quotidiano” come la presunta commissione d’inchiesta sul Reddito di Cittadinanza sarebbe atta a verificare le misure prese dalla Presidenza Tridico all’Inps oltre alle varie truffe emerse in questi anni contro l’Istituto. «C’è infatti il serio rischio come dimostrano le continue frodi scoperte quotidianamente dalle forze dell’ordine, che siano state sottratte indebite e ingenti risorse economiche alle casse dello Stato», rilevava Foti ieri.
Oggi a “Libero” invece aggiunge come l’ex Presidente voluto dal M5s durante il primo Governo Conte non attivò «i controlli sui beneficiari del Reddito di Cittadinanza per non far perdere consenso al suo partito di riferimento». Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio, invece di ammettere come la misura del RdC sia stata presentata male e attuata peggio, «Tridico ha fallito la sua missione, rilevandosi una mera misura assistenzialista che ha comportato enormi danni all’erario, troviamo Tridico impegnato a criticare un’ottima misura del governo come la social card che – integrata da altre misure introdotte fin dalla legge di Bilancio – aiuta le famiglie più in difficoltà. Tridico ha solo rivelato la sua militanza».
TRIDICO E CONTE REPLICANO A FDI: “INCHIESTA RDC È BULLISMO ISTITUZIONALE”
Dopo l’attacco frontale puntato da FdI contro Tridico e il M5s, non si è fatta attendere la replica irritata di Giuseppe Conte: «Meloni è passata da promettere 1000 euro con un click a tutti a lasciare senza un euro 169mila famiglie con un sms dell’Inps. Invece di provare imbarazzo da Fratelli d’Italia attaccano Pasquale Tridico, l’ex presidente dell’Inps, che ha fatto un lavoro immane in pandemia mentre Meloni e soci distribuivano facili slogan per infiammare il Paese. Ora chiedono anche un’altra Commissione d’inchiesta contro Tridico e il Rdc».
Secondo il leader grillino, la proposta di FdI è una sorta di “Commissione ad personam” per punire Tridico il quale «ha osato difendere il reddito di cittadinanza e aver criticato la ridicola card di Giorgia Meloni». Conte su Facebook sottolinea come negli scorsi giorni il Quirinale con Mattarella ha ammonito sull’uso distorto delle commissioni parlamentari: «E Fratelli d’Italia, anziché pensare a risolvere il problema di 169mila famiglie disperate, ancora oggi è impegnata a minacciare l’opposizione a colpi di commissioni di inchiesta. Forti dei loro numeri. Sono reazioni gravi – conclude Conte – che respingiamo fermamente. Non riusciranno a intimidirci con il loro tentativo di bullismo istituzionale», conclude l’ex Premier.
Molto irritata anche la risposta diretta di Pasquale Tridico, oggi intervistato da “La Stampa”: «Non ho niente da temere», esordisce, aggiungendo poi come vi sia stata una narrazione «fuorviante» sul Reddito di Cittadinanza. «Sotto la mia gestione ho creato una direzione antifrode che non è mai esistita prima. Il sussidio è stata la misura più controllata di sempre», rileva l’ex candidato Ministro dell’Economia in quota M5s prima della scelta su Giovanni Tria nel Governo Conte-1. Secondo Tridico, la proposta del Centrodestra sulla commissione d’inchiesta e lo stop al RdC sono una «condanna dei poveri e non della povertà, una cosa che mi fa paura». È ancora l’economista ex n.1 dell’Inps a sostenere come «I controlli preventivi e successivi hanno evitato mancati esborsi del reddito a circa tre milioni di domande tra il 2019 al 2022, per un valore di 11 miliardi di euro».
«Ridicoli e strumentali – controribatte invece Foti – gli attacchi di Conte e dei suoi figliocci alle modalità di comunicazione della sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza ai cittadini occupabili che lo hanno fino a oggi percepito. Il reddito di cittadinanza, nel tempo, si è rivelato una misura assistenzialista, nata con uno scopo demagogico, scritta male, attuata peggio, il che ha comportato enormi danni all’erario. Per questo chiediamo al nuovo commissario dell’Inps di moltiplicare il suo attivismo nelle verifiche per scoprire chi non aveva alcun diritto a percepire il reddito di cittadinanza».