La Commissione Ue ha dato il suo ok alla revisione del Piano di ripresa e resilienza modificato (PNRR) dell’Italia. Il documento rivisto dal Governo di Giorgia Meloni, come riportato da Ansa, ha un valore di 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi di euro in prestiti e 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni) e copre 66 riforme, ovvero 7 in più rispetto a quello originale, e 150 investimenti. Al suo interno ci sono 145 misure nuove o modificate.



Il nuovo PNRR include anche le misure previste per quel che concerne il capitolo del RePowerEU. Esse mirano a rafforzare le riforme chiave in settori quali la giustizia, gli appalti pubblici e il diritto della concorrenza. Inoltre, ci sono degli investimenti inediti o potenziati che mirano a promuovere la competitività e la resilienza dell’Italia, nonché la transizione verde e digitale. Questi riguardano settori come le energie rinnovabili, le filiere verdi e le ferrovie. È in virtù di ciò che è arrivata la valutazione positiva da parte della Commissione.



Commissione Ue dà ok a revisione del Pnrr: il commento del Governo

Il Governo di Giorgia Meloni ha accolto con entusiasmo l’ok dato dalla Commissione Ue alla sua revisione del PNRR. “Oggi abbiamo la conferma di aver fatto un lavoro di cui possiamo essere molto fieri. Abbiamo fatto ciò che avevamo promesso che avremmo fatto, siamo scesi nel concreto, abbiamo verificato le criticità e le abbiamo superate, abbiamo fatto in modo che tutti i soldi del Pnrr venissero spesi nei tempi e quindi abbiamo concentrato le risorse sulla crescita e la modernizzazione della nazione”, ha affermato la Premier.



“Dalla revisione arriverà circa una dozzina di miliardi in più, iniettati nei prossimi anni per aiutare il sistema imprese. Le misure sono state predisposte in un quadro di prudenza e quindi il tentativo fatto è stato quello di mettere nel portafoglio delle famiglie, in particolare quelle con basso reddito un recupero del potere d’acquisto falcidiato dall’inflazione. Questo nelle nostre stime dovrebbe permettere anche un recupero della domanda”, ha commentato invece il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.