Il futuro del nucleare nell’Ue secondo la commissaria Kadri Simson
La Commissione dell’Ue sta valutando l’idea di puntare sulla fusione nucleare. A rivelarlo, come riportato dall’agenzia di stampa Ansa, è stata la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson, in occasione di un intervento alla conferenza dal titolo “Il progetto dell’Ue per l’energia da fusione” che si sta svolgendo a Strasburgo. “Si tratta di una nuova fonte di energia priva di carbonio, con il potenziale per diventare una parte potente del futuro mix energetico del gruppo”, ha affermato.
La speranza della rappresentante politica è che l’Ue in un futuro non troppo lontano possa diventare un “leader” nel settore del nucleare. Prima, però, sarà necessario sviluppare un “quadro normativo” ben delineato. Il primo passo per fare ciò è “avviare stretto dialogo con le autorità di regolamentazione per garantire un elevato livello di sicurezza degli impianti di fusione e per rendere il contesto normativo più prevedibile per sviluppatori e operatori”.
Competenze e investimenti per lo sviluppo della fusione nucleare nell’Ue
L’avvio dell’iter legislativo non è tuttavia sufficiente per assicurare il successo del progetto preso in considerazione. In secondo luogo, infatti, sarà fondamentale puntare sullo sviluppo delle competenze specifiche. “Il gruppo sostiene la ricerca, l’istruzione e le attività di formazione sulla fusione attraverso il programma di ricerca e formazione Euratom”, ha continuato Kadri Simson.
Il futuro della fusione nucleare nell’Ue, tuttavia, passa soprattutto dalle opportunità di investimento. È per questo motivo che sarà necessario valutare ciò che accadrà nel prossimo ciclo finanziario. “Potrebbero presentarsi nuove opportunità per trovare modi di raccogliere fondi privati: ciò consentirebbe di far affluire i finanziamenti ai progetti legati alla tecnologia della fusione e di rafforzare un vero e proprio ecosistema”, ha concluso la commissaria nel corso della conferenza dal titolo “Il progetto dell’Ue per l’energia da fusione”.