La Commissione Europea predisporrà un piano per aumentare la produzione di munizioni da destinare all’Ucraina. Questa decisione è stata confermata dalla tedesca Der Spiegel e dovrebbe essere approvata in via definitiva alla fine del mese di marzo. Ma che cosa prevede esattamente questo piano? Come si apprende da Der Spiegel, l’Unione Europea intende incrementare la fornitura di munizioni, in particolare i proiettili di artiglieria di calibro 155 mm. Proiettili che saranno acquistati dall’Agenzia europea per la difesa per rimpinguare le scorte dei Paesi europei e assicurare allo stesso tempo le forniture all’Ucraina.



Da ultimo, il piano proposto dalla Commissione Europea intende garantire l’incremento della produzione di munizioni a lungo termine in tutta l’Unione, riconoscendo così che la sicurezza dell’UE è in una situazione molto diversa rispetto a qualsiasi precedente. Il Der Spiegel riferisce che gli appalti potrebbero essere modellati sulla base delle procedure dell’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti, cioè darebbe la possibilità ai Paesi membri di segnalare le proprie necessità in termini di munizioni e in seguito di negoziare i contratti per soddisfare tali richieste. Ma non è tutto.



Aumento produzione munizioni, il piano della Commissione UE: il nodo della “nazione leader”

Aumento nella produzione di munizioni per l’Ucraina e per l’Unione Europea, il piano della Commissione UE dovrebbe prevedere anche la possibilità che a effettuare gli ordini comunitari possa essere una “nazione leader”, come riporta la tedesca Der Spiegel, insinuando che possa forse trattarsi della stessa Germania. Del resto, la Germania così come la Francia detiene un peso particolare all’interno della già esistente Occar, l’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti con sede a Bonn.



In ogni caso, la strada che sembra ormai decisa è quella di un incremento nella produzione delle munizioni anche sul lungo termine e dunque di una possibile deterrenza verso la Russia e di un generale rafforzamento della difesa Europea. In questi giorni la Russia e l’Ucraina rilanciano l’accusa di aver utilizzato droni per condurre attacchi, con Kiev che denuncia anche la presenza di cinque portaerei russe nel Mar Nero e Mosca che accusa l’Ucraina di voler ricorrere al materiale radioattivo nei pressi della Transnistria a scopo provocatorio. Mentre il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che rinnoverà gli accordi sul grano nel Mar Nero solo se gli interessi della Russia verranno rispettati.