“Stiamo lavorando a stretto contatto e in modo proficuo con le autorità italiane e continuiamo a discutere in modo costruttivo sul piano rivisto, che include un capitolo RePower” ha affermato un portavoce della Commissione Ue in merito all’esame della revisione del Pnrr italiano. A detta del portavoce, l’Italia avrebbe inviato “la quarta richiesta di pagamento”. Inoltre “la Commissione continua a discutere in modo costruttivo con le autorità italiane e sta valutando la richiesta; seguiranno poi le consuete procedure del Consiglio“.



In conclusione è arrivata la rassicurazione che “sulla messa in opera del Pnnr, l’Italia è uno dei Paesi in prima fila”. Nessun ritardo, dunque. Gli apprezzamenti confermano il lavoro svolto fino a questo momento da Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei, del Sud, delle politiche di coesione e del Pnrr. Il portavoce della Commissione Ue ha sottolineato poi che “ad oggi l’Italia ha già ricevuto 85,4 miliardi di euro di fondi del Recovery and Resilience Fund. L’Italia è il principale beneficiario dei fondi del Recovery in termini assoluti, con 191,6 miliardi di euro a sostegno di un’ampia gamma di riforme e investimenti trasformativi”.



PNRR, smentite le preoccupazioni dell’UE

Non ci sarebbe nessuna irrequietezza da parte della Commissione Ue riguardo la gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da parte dell’Italia. Smentita, dunque, l’indiscrezione apparsa sulla stampa internazionale per cui ci sarebbe preoccupazione da parte di Palazzo Berlymont sulle possibilità che l’Italia riesca effettivamente ad ottenere tutti i Fondi del Recovery Plan da qui al 2026, spiega Il Giornale. Secondo un’indagine di Openpolis dei giorni scorsi, la mancata adozione di 54 decreti attuativi del Pnrr su 221 starebbe bloccando l’erogazione di 1,2 miliardi di risorse, soprattutto legate all’istruzione e all’università.



Come si legge nel report, alla data dell’8 novembre gli atti di secondo livello richiesti erano 221 di cui 54 (il 25% circa) ancora da pubblicare. Indiscrezioni che però sembrerebbero non fondate alla luce di quanto dichiarato oggi dal portavoce della Commissione Ue. A Bruxelles, nella giornata di domani arriverà proprio il ministro Fitto per partecipare al Consiglio Affari Generali. Per l’occasione, il ministro potrebbe fare il punto sul Pnrr italiano con la task force europea del Recovery. Il terzo pagamento europeo nell’ambito del Pnrr è arrivato i primi di ottobre: si tratta di un assegno da 18,5 miliardi di euro.