La musica in Europa potrebbe presto cambiare e anche la Francia potrebbe iniziare ad entrare nel mirino della Commissione UE che fino ad ora ha lasciato spesso correre sui “peccati finanziari” di Parigi. Come affermato da “Politico”, fino a questo momento la Francia è stata troppo potente e importante negli equilibri dell’UE, tanto da far spesso chiudere un occhio all’establishment: le cose, però, potrebbero cambiare molto presto. La Commissione Europea si prepara infatti a nominare i governi che hanno violato le regole di bilancio: tra questi ci sarebbe anche la Francia, tanto che i vertici UE sono ora sotto pressione.



Tutto il blocco europeo, infatti, chiederebbe che anche Parigi venga penalizzata così come è successo ad altri Paesi prima ancora: ma qual è il motivo di tale cambio di rotta? Tutto dipenderebbe dalle elezioni anticipate indette da Macron dopo la sonora sconfitta alle europee che hanno visto trionfare come primo partito Rassemblement National. La decisione del presidente ha fatto tremare i vertici dell’UE, che rabbrividiscono all’idea di un partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen. Per questo, dunque, l’atteggiamento nei confronti della Francia sembra destinato a cambiare.



Francia, perché la Commissione UE potrebbe cambiare idea

I funzionari UE non hanno usato mezzi termini: parlando con Politico hanno affermato che a Bruxelles e a Francoforte sono rabbrividiti all’idea di un Paese guidato da Marine Le Pen con il suo partito di estrema destra. Secondo credenza diffusa all’interno dell’UE, infatti, una cosa è concedere licenze a un leader pro-UE e statista, ovvero Macron, mentre un’altra è concedere tutto ciò a un “focoso nazionalista”, ovvero la leader di Rassemblement National. “Se un piano di spesa irresponsabile francese è stato messo sul tavolo, e la Commissione ha detto ‘nessun problema’, allora l’intero quadro fiscale è perso”, ha affermato Zsolt Darvas, senior fellow presso l’influente think tank Bruegel di Bruxelles. Spesso, infatti, in UE hanno chiuso un occhio sulle cattive gestioni dell’economia francesi ma adesso le cose potrebbero non essere più così.

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