Secondo quanto riportato questa mattina da “Politico Europe” la Commissione Europea starebbe valutando molto attentamente l’opzione di adire per via legali contro AstraZeneca in merito al mancato rispetto del contratto sulla fornitura dei vaccini anti-Covid negli scorsi mesi. L’avvio del procedimento – proseguono i colleghi su fonti dirette della Commissione – è stato annunciato durante un vertice con gli ambasciatori degli Stati membri tenutosi mercoledì 21 aprile: la gran parte degli Stati europei si sarebbe detta pronta ad agire contro la Big Pharma anglo-svedese.



Di recente AstraZeneca ha promesso 70 milioni di dosi in Europa entro la fine del 2021, ma stando al contratto stipulato con Bruxelles le dosi sarebbero dovute essere 300 milioni: nello specifico, entro la fine del primo trimestre 2021 AZ doveva avrebbe dovuto consegnare 100 milioni e invece è arrivata a soli 30 milioni. «La carenza di dosi e le mancate forniture», conclude Politico Europe, «hanno provocato ritardi nelle campagne vaccinali di tutti gli Stati membri dell’Ue».



CAOS ASTRAZENECA IN EUROPA

Il tutto mentre domani è atteso il parere dell’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) sulla seconda dose di AstraZeneca e mentre sullo sfondo gli Stati Europei valutano la possibilità di non rinnovare i contratti con i vaccini “tradizionali” (AZ, Johnson & Johnson), sfruttando invece meglio quelli a tecnologia mRna (Pfizer, Moderna e CureVac). Dopo gli spifferi arrivati alla Stampa, arriva la parziale smentita della Commissione guidata da Ursula Von der Leyen: «Nessuna decisione finora e’ stata presa, tutte le opzioni sono aperte, decideremo con gli Stati membri», spiega una portavoce a domanda diretta posta nel consueto briefing con la stampa Ue. La Reuters invece aggiunge un piccolo ma decisivo tassello alla questione per provare a “leggere” i fatti in questi ultimi giorni: «Germania e Francia hanno chiesto più tempo per decidere se procedere per vie legali contro AstraZeneca in relazione ai tagli alle forniture di vaccini contro il Covid 19». I diplomatici citati dall’agenzia Ue hanno aggiunto che la discussioni sono comunque a buon punto dato che quasi tutti gli altri Stati europei sono favorevoli ad un’azione legale, Italia in testa (come confermato dallo stesso Mario Draghi nell’ultima conferenza stampa venerdì scorso). La deadline – per Politico – pare sia fissata alla fine di questa settimana, provando in extremis ad obbligare AstraZeneca a promettere una consegna ulteriore delle dosi ancora mancanti in ambito europeo.

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