Dopo una lunghissima giornata di tensioni, alla fine sono stati sciolti i nodi in merito alle nomine dei presidenti delle commissioni parlamenti. L’elenco dei 14 eletti della Camera è composto da nomi già concordati in precedente dalla maggioranza. Così che il Movimento 5 Stelle si è preso Giustizia, Difesa, Affari costituzionali, Agricoltura, Cultura, Affari sociali e Politiche europee. Al Partito Democratico, invece, sono andati Bilancio, Esteri, Attività produttive, Lavoro e Ambiente, mentre ad Italia Viva, Finanze e Trasporti. Sorpresa invece al Senato, dove sono stati eletti due presidenti di Commissione della Lega, leggasi Giampaolo Valallardi, che ha avuto la meglio sul pentastellato Lorefice in Agricoltura, e Andrea Ostellari, che ha superato Pietro Grasso alla Giustizia. Di seguito l’elenco completo delle nomine. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



Senato
1. Affari Costituzionali: Dario Parrini (Pd);
2. Giustizia: Andrea Ostellari (Lega);
3. Esteri: Vito Petrocelli (M5s);
4. Difesa: Roberta Pinotti (Pd);
5. Bilancio: Daniele Pesco (M5s);
6. Finanze: Luciano D’Alfonso (Pd);
7. Cultura: Riccardo Nencini (Psi-Iv);
8. Lavori Pubblici: Mauro Coltorti (M5s);
9. Agricoltura: Giampaolo Vallardi (Lega);
10. Industria: Gianni Girotto (M5s);
11. Lavoro: Susy Matrisciano (M5s);
12. Sanita’: Annamaria Parente (Iv);
13. Ambiente Wilma Moronese (M5s);
14. Politiche Ue: Dario Stefano (Pd).



Camera
1. Affari Costituzionali: Giuseppe Brescia (M5s);
2. Giustizia: Perantoni (M5s)
3. Esteri: Piero Fassino (Pd);
4. Difesa: Gianluca Rizzo (M5s);
5. Bilancio: Fabio Melilli (Pd);
6. Finanze: Marattin (Iv);
7. Cultura: Vittoria Casa (M5s);
8. Ambiente: Alessia Rotta (Pd);
9. Trasporti: Raffaella Paita (Iv);
10. Attività Prod: Martina Nardi (Pd);
11. Lavoro: Debora Serracchiani (Pd);
12. Affari Sociali: Marialuce Lorefice (M5s);
13. Agricoltura: Filippo Gallinella (M5s);
14. Politiche Ue: Sergio Battelli (M5s).

COMMISSIONI PARLAMENTARI, LE NOMINE/ GOVERNO BEFFATO: AGRICOLTURA ALLA LEGA, I NOMI

Nonostante l’accordo raggiunto in maggioranza sulle commissioni parlamentari, il Governo deve registrare una beffa clamorosa. A sorpresa, nella commissione Agricoltura del Senato è stata confermata la presidenza della Lega con Gianpaolo Vallardi: lo riporta Affari Italiani, che cita fonti parlamentari. Un successo inaspettato per il Carroccio: il candidato di Matteo Salvini ha avuto la meglio su Pietro Lorefice, che era stato indicato dagli addetti ai lavori come nuovo presidente della commissione. L’inattesa novità è giunta al momento della proclamazione del voto: Gianpaolo Vallardi ha ottenuto 12 voti, mentre Pietro Lorefice si è fermato a 10 voti, con una scheda bianca. Ma i conti non tornano: il portale evidenzia infatti che il candidato dell’opposizione, già a capo della commissione, aveva sulla carta a disposizione solo 9 voti. Resta da capire da dove sono spuntati gli altri 3… (Aggiornamento di MB)



COMMISSIONI PARLAMENTARI: C’É L’ACCORDO

È stato definita in mattinata l’intesa sulle commissioni parlamentari. Ad annunciarlo è Andrea Marcucci all’assemblea dei senatori del Pd, parlando di un «accordo complesso e difficile» sui nomi, che «ovviamente creerà anche qualche malcontento». Marcucci ha annunciato che il Pd avrà quattro presidenze: Affari costituzionali, Difesa, Finanze e Politiche Ue rispettivamente con Parrini, Pinotti, D’Alfonso e Stefano. Altrettante le vicepresidenze: Boldrini, Collina, Biti e Verducci. Invece il M5s Puglia dovrà lasciare la commissione Controllo enti gestori lasciando il posto a Nannicini del Pd. Ad anticipare più precisamente lo schema dell’accordo, che dovrà superare le votazioni nelle singole commissioni, è l’HuffPost.

Per quanto riguarda la Camera, Brescia (M5s) ad Affari costituzionali, Perantoni (M5s) a quella Giustizia, Esteri al Pd, Rizzo (M5s) alla Difesa, Mellili (PD) al Bilancio, Marattin (Iv) alle Finanze, Casa (M5s) alla Cultura, Pd all’Ambiente, Paita (Iv) ai Trasporti, Produttive al Pd, Serracchiani (Pd) al Lavoro, Lorefice (M5s) agli Affari sociali, Gallinella (M5s) all’Agricoltura e Battelli (M5s) alle Politiche Ue. E quindi il Senato. Parrini (Pd) alla Commissione Affari costituzionali, Grasso (Leu) a capo di quella Giustizia, Petrocelli (M5s) per Esteri, Pinotti (Pd) per Difesa, Pesco (M5s) per Bilancio, D’Alfonso (Pd) per Finanze, Parente (Iv) per Cultura, Coltorti (M5s) per LLPP, Agricoltura a M5s, Industria Girotto (M5s), Lavoro a Matrisciano (M5s), Sanità a Nencini (Psi-Iv), Ambiente a Moronese (M5s) e Stefano (Pd) a Politiche Ue.

NOMI COMMISSIONI PARLAMENTARI, “RIVOLTA” M5S

Il malcontento di cui parla Andrea Marcucci è molto probabilmente quello del M5s. Un deputato pentastellato coinvolto nel puzzle del rinnovo delle presidenze delle commissioni parlamentari rivela all’HuffPost: «Siamo avvelenati». Alcuni parlamentari lamentano: «Stiamo cedendo troppo commissioni al Pd. Non sono stati capaci di difendere il Movimento». E così i deputati delle commissioni Finanze minacciano di non votare il renziano Luigi Marattin. «Il problema non è il nome, ma il fatto che noi dei 5 stelle non avremo il controllo di una commissione economica», riporta la testata. La faccenda, dunque, è complessa. I vertici grillini avrebbero minacciato la sostituzione dei componenti M5s della commissione Finanze in caso di mancato voto a Marattin. Ma sta crescendo il malcontento. «Se la trattativa va male, sfiduciamo tutti i vertici», la minaccia di più di un parlamentare. E c’è il pentastellato Leonardo Donno che avrebbe minacciato le dimissioni da capogruppo in commissione Bilancio proprio in polemica con i vertici del gruppo.