Gli occupanti del centro sociale Askatasuna, dopo l’apertura del Comune di Torino a una collaborazione, hanno diramato un comunicato: “Vediamo positivamente la scelta del Comune di Torino di iniziare un percorso di coprogettazione che permetta di continuare, e aprire ancor di più, lo spazio di corso Regina Margherita 47. Insieme a chi ha deciso di accompagnarci in questo percorso faremo in modo di effettuare i lavori propedeutici alla realizzazione della delibera comunale. Svolgere attività e iniziative in un contesto di sicurezza collettiva è da sempre stata una nostra prerogativa, nonostante i tentativi della Procura e della Questura di chiudere lo spazio con scuse ridicole”.
È arrivata proprio pochi giorni fa la delibera di coprogettazione del Comune di Torino che ha riconosciuto come “bene comune” il centro sociale Askatasuna, oggetto negli anni di perquisizioni e sequestri da parte delle autorità. Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi vuole vederci chiaro e durante il question time della Camera ha affermato: “Ho chiesto elementi di approfondimento alla Prefettura di Torino”, prendendo distanze dalla realtà torinese. Secondo il ministro, l’iniziativa “non può e non deve costituire in alcun modo una sorta di legittimazione o addirittura di premio per l’operato di un centro sociale che si è distinto negli anni per l’esercizio della violenza piuttosto che per il dialogo e il confronto democratico orientato al bene comune”.
Caso Askatasuna, FDI: “Inaccettabile violenza avallata dalle istituzioni”
Soddisfazione, dopo le parole di Piantedosi, tra i poliziotti del sindacato Coisp, che nelle scorse ore avevano espresso disappunto per il progetto del Comune di Torino. “Abbiamo apprezzato l’attenzione con cui il ministro Piantedosi ha affrontato la vicenda del centro sociale Askatasuna di Torino, predisponendo l’avvio di un approfondimento attraverso la Prefettura. È incredibile che il Comune di Torino voglia legittimare un manipolo di estremisti che si sono resi responsabili di numerosi reati che vanno dall’aggressione alle Forze di Polizia alle manifestazioni non autorizzate” ha dichiarato il segretario generale del Sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese.
Fratelli d’Italia nei giorni scorsi aveva chiesto approfondimenti sul caso Askatasuna: “Bene l’approfondimento avviato presso la prefettura di Torino comunicato in Aula dal ministro Piantedosi circa il tentativo del comune di Torino di legalizzare il centro sociale. Inaccettabile la violenza politica avallata dalle istituzioni” ha sottolineato la vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli. Askatasuna infatti “in più occasioni infatti è stata al centro di disordini e problemi di sicurezza e di ordine pubblico a Torino e fuori, come in Val Susa, senza mai una parola di pentimento o di scuse”.