COMUNE DI MILANO “CONTRO” IL TAGLIO DELL’ERBA: L’ANNUNCIO DELL’ASSESSORE VERDE

«Non taglieremo più l’erba nei parchi e nelle aiuole»: l’annuncio sorprendente arriva niente meno che dall’assessore al Verde del Comune di Milano, Elena Grandi, dopo le proteste sollevate nelle scorse settimane giunte da diversi Municipi e comitati di cittadini. La ricetta del più “green” dei Comuni italiani, che con la giunta Sala si intesta da tempo la “battaglia contro il cambiamento climatico”, lascia però sgomenti: l’erba è troppo alta? È voluto in quanto serve tutelare la biodiversità; se poi ci si mette un maggio finora iper-piovoso a Milano (e non solo, come tristemente stiamo osservando nella catastrofe in Emilia Romagna, ndr) che ha fatto di colpo innalzare il livello del verde nella metropoli, ecco che la “tempesta perfetta” è servita.



«Francoforte ha fatto una scelta precisa per tutelare ecosistemi e biodiversità. In molti parchi e giardini e aiuole della città l’erba è lasciata alta, eppure i bambini giocano lo stesso e le persone si sdraiano nei prati. Stiamo provando a fare lo stesso a Milano, riducendo la frequenza degli sfalci», così ha scritto l’assessore al Verde di Milano sulle sue pagine social, rispondendo alle richieste per il taglio delle aiuole nei parchi e giardini comunali. Il tutto con quell’aria di (presunta) superiorità morale ed etica nel combattere la “battaglia giusta”: «L’erba del vicino è sempre la più verde. Anzi la più alta», scrive ancora Grandi per motivare al meglio la scelta del Comune citando direttamente come non sia un problema – secondo loro – per bimbi e utenti girare in parchi con l’erba alta magari anche un metro e mezzo. «Questa è una delle tante cose di cui abbiamo parlato in queste giornate ricche e intense di scambi e di confronti organizzate dai Verdi di Francoforte con gli amministratori verdi di Milano e di Lione», ha concluso l’assessore della giunta Sala.



PROTESTA CONTRO STOP TAGLIO ERBA A MILANO: “CI SPIEGHIAMO COSÌ IL DEGRADO”

Tutti d’accordo con il Comune? Ma neanche per sogno, cominciando dalla stessa politica: «L’assessore comunale al Verde Elena Grandi dichiara di volersi ispirare a non si sa bene quale progetto europeo che prevede che l’erba dei campi non venga tagliata. Ora ci è tutto più chiaro: capiamo perché i nostri parchi sono in un totale stato di abbandono», attacca l’assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi Gianluca Comazzi, criticando la scelta del Comune di Milano sullo stop al taglio dell’erba. «Evidentemente all’assessore non interessa delle decine di migliaia di cani che vivono nella nostra città e che puntualmente ogni anno rischiano la vita per colpa dei forasacchi e delle migliaia di euro che i milanesi spendono per farli curare dal veterinario» aggiunge l’esponente del Centrodestra attaccando direttamente Grandi, «l’assessore parla di tutela di ecosistemi e biodiversità nei parchi di Milano, ma queste graminacee sono un pericolo per i cani di tutti i cittadini, rischiando infatti di provocare gravi infezioni. Su questo darò battaglia insieme a migliaia di milanesi».



Ma non è solo uno scontro politico quello che emerge dalla decisione del Comune sull’erba più alta: «Ci stiamo chiedendo come mai l’erba non viene tagliata e la risposta ce la dà l’assessora. Ma non è un po’ un’esagerazione?», si legge nei gruppi social del Quartiere Olmi, imitati dal gruppo nei quartieri Barona e Corvetto. Secondo l’associazione Agiamo – Amici Giardini Pubblici Indro Montanelli – le critiche sono nette: «Non è modificando al rialzo i limiti dell’altezza massima dell’erba che si garantirà il bene di parchi, giardini, alberi, bimbi, cani e tutti i cittadini». Come riporta “La Repubblica Milano”, dforti proteste contro il Comune di Milano arrivano anche dai municipi, dove pure domina la maggioranza di Centrosinistra: «Siamo letteralmente sommersi di segnalazioni e richieste sul verde pubblico – attacca Marco Cormio, vicepresidente e assessore al Verde del Municipio 4 – . C’è ritardo sul taglio dell’erba e questo crea disagi di diversa natura. I forasacchi, ad esempio, stanno creando molti problemi ai cani perché le spighe si conficcano nelle zampe. L’erba alta favorisce la proliferazione delle zanzare e aumenta l’allergia da graminacee. Stiamo chiedendo agli uffici del Comune di densificare i tagli, non appena smetterà di piovere, almeno per tamponare la situazione». Dallo stesso capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino arriva una indiretta critica “velata” alla propria stessa assessore Elena Grandi: scrive sui social Carlo Monguzzi, «purtroppo, come accade spesso, mancata l’informazione e i cittadini sono rimasti negativamente sorpresi. Salvaguardare la biodiversità dove sia possibile è una cosa giusta, ma dipende dal terreno, dal sito, dalla siccità e dalle piogge abbondanti di questi giorni che possono favorire l’habitat di uova e larve di zanzare e anche possibili problemi di pulizia. Ma soprattutto, in caso di siccità, l’erba alta contribuisce a mantenere l’umidità del terreno. Tutto ciò ci obbliga però a centuplicare la manutenzione».