Nel bar non si possono leggere le fiabe. E’ questo quanto emerge da una vicenda trattata stamane da Mattino 5, su Canale Cinque, dove appunto un gestore di un bar della provincia di Savona è stato richiamato per aver organizzato una lettura di fiabe per i bambini. “Non si può fare – ha raccontato il barista stamane in diretta tv – avevamo iniziato questo percorso con due mamme, due signore, per far leggere queste fiabe a dei bambini mentre fanno merenda o giocano, ma ci hanno bloccato e non si può fare. Ci hanno detto che è un’attività che potrebbe andare a ledere il mio lavoro. Nel senso che secondo gli enti comunali la consumazione non viene effettuata come dovrebbe”.
Una mamma ha poi preso la parola: “Leggevamo albi illustrati che portavamo da casa, li condividevamo con bimbi dell’età dei nostri figli che potevano partecipare, era tutto in maniera volontaria, abbiamo cercato di farlo per spingere un’iniziativa culturale, quella di avvicinare i bimbi alla lettura e allontanandoli a videogiochi e smartphone. E poi visto il momento di crisi volevamo aiutare un po’ i bar, sembrava carino cogliere due piccioni con una fava. Abbiamo avuto in media 10 o 12 bimbi alla volta, qualche volta un paio di più, i bimbi erano sempre accompagnati dai genitori, non vi era neanche un discorso di custodia ne sicurezza”.
BAR, VIETATO LEGGERE FIABE: “C’E’ UNA LEGGE REGIONALE…”
Una seconda mamma ha aggiunto: “C’è una legge regionale, la numero 1 del 2007, in cui si legge che i bar si devono limitare a fare i bar. Siamo stati successivamente a colloquio con il Comune che ci ha illustrato che queste attività non si possono fare in un bar in quanto il bar non è idoneo per queste iniziative. Noi avevamo fatto questa scelta in quanto la biblioteca non era agibile e quindi abbiamo subito pensato ai bar perchè ci sembrava un’occasione bella per i bimbi e i bar”.
Francesco Vecchi si dice esterrefatto: “Quale legge mi può impedire di leggere le fiabe ai figli? Io non riesco a capire. Quindi invece del lupo cattivo è arrivato il vigile?”, per poi aggiungere ironico: “Mamme se occupate quel bar forse è meglio, ma le fiabe nel bar no”.