Estate a rischio a causa delle riaperture che il Governo Draghi ha preannunciato a partire da lunedì 26 aprile 2021? Secondo la Fondazione Gimbe la possibilità, purtroppo, è decisamente concreta. L’ha dichiarato il presidente del sodalizio, Nino Cartabellotta, ai microfoni dell’agenzia di stampa nazionale ANSA: “La risalita dei casi sarà da un lato mitigata dalla ridotta probabilità di contagio all’aperto per l’aumento delle temperature che riduce l’effetto aerosol, dall’altro alimentata dall’aumento dei contatti sociali e, soprattutto, dal mancato rispetto delle regole”.
A detta del presidente Cartabellotta, la scelta dell’esecutivo guidato dall’ex numero uno della Banca Centrale Europea rappresenta “una decisione politica sul filo del rasoio, ma inevitabile. Serve la massima collaborazione dei cittadini per non compromettere la stagione estiva”, anche alla luce degli oltre 500mila positivi che compongono il quadro pandemico attuale in Italia, un numero per giunta “sottostimato dall’insufficiente attività di testing & tracing”.
ESTATE A RISCHIO? L’ALLARME DELLA FONDAZIONE GIMBE
L’estate e le vacanze in Italia rischiano dunque di essere messe a repentaglio dalla decisione del Governo Draghi? Difficile pronosticarlo e presto per dirlo, anche se la Fondazione Gimbe e il suo presidente hanno le idee decisamente chiare: “Il liberi tutti rischia di far impennare nuovamente la curva dei contagi con il rischio di compromettere la stagione estiva – ha affermato all’ANSA Cartabellotta –. Sul fronte vaccinazioni è realistico mettere in sicurezza over 70 e fragili entro l’inizio dell’estate. Questo avrà un impatto rilevante su ospedalizzazioni e decessi, ma non sulla circolazione del virus che richiede di mantenere tutte le misure individuali, come ribadito dal presidente Draghi”. Per poi concludere con un’amara verità: “Spetta alla politica contemperare il diritto alla tutela della salute con gli altri diritti e libertà tutelati dalla Costituzione. Tuttavia, tale decisione richiede la massima collaborazione della popolazione e un adeguato supporto dei servizi sanitari perché, con l’attuale livello di circolazione del virus, il ‘liberi tutti’ rischia di far impennare nuovamente la curva dei contagi con il rischio di compromettere la stagione estiva”.