Torna a fare sentire la propria voce Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti d’America, e lo fa con una nuova provocazione, chiedendo un test cognitivo per il suo successore, Joe Biden. Frasi pronunciate durante il suo comizio in Nebraska, a Greenwood, dove il suo staff ha mostrato un filmato nel quale ha raccolto tutti i balbettii di Biden, sino ad arrivare alla clamorosa gaffe di qualche giorno fa, vale a dire quella in cui, al termine di un discorso, il numero uno del Paese a stelle e strisce si è voltato e ha teso la mano in avanti per stringerla a qualcuno che, in realtà non era presente sul palco. Dopo qualche istante di smarrimento e di confusione, Biden è sceso dal palco.



Al termine della proiezione, Trump ha ironizzato su questa serie di scivoloni da parte di colui che l’ha sconfitto alle elezioni, dicendo che era in possesso di “molto più materiale, ma non abbiamo tutto il pomeriggio”. Insomma, un’offensiva neanche troppo velata quella di Trump nei confronti di Biden e condotta cavalcando il classico filone dell’ironia, che caratterizza da sempre gli interventi pubblici del tycoon.



DONALD TRUMP: “SE FOSSI STATO ALLA CASA BIANCA, NON SAREBBE SCOPPIATA LA GUERRA IN UCRAINA”

Nel prosieguo del suo discorso, ripreso anche dal quotidiano “La Repubblica”, Donald Trump ha definito i democratici “la più grave minaccia alla salute pubblica dell’America, più del Covid. I dati sulla criminalità stanno prendendo la scena, aumentano sparatorie e accoltellamenti. I democratici sono parte del crimine, del caos e della morte”.

Infine, il momento clou del dialogo con i suoi sostenitori e legato alla guerra in Ucraina, a proposito della quale Trump ha sostenuto, davanti a centinaia di persone, che con lui alla Casa Bianca “il presidente russo Vladimir Putin non avrebbe mai invaso l’Ucraina. Putin ha visto la debolezza, ha visto l’incompetenza nell’amministrazione Joe Biden” e ne ha approfittato per colpire i suoi “vicini di casa” e avviare il conflitto.