Paolo Flores d’Arcais senza filtri ai microfoni di Mowmag. Il direttore di MicroMega ha parlato del ritorno in edicola del periodico in un’edizione speciale in due volumi e, parlando del passato recente del media, ha messo nel mirino la Sinistra, più che altro la sua scomparsa: «È vero che il fenomeno non è solo italiano. Solo che in Italia è avvenuto con una velocità e una ampiezza devastanti senza che ci siano state forme, non dico di resistenza, ma almeno di controtendenza. La sinistra ha smesso di essere sinistra».



Per Paolo Flores d’Arcais il Partito Democratico non ha nulla a che fare con la sinistra, sinistra che manca nella politica italiana almeno dalla Bicamerale di D’Alema. Per l’intellettuale però la Sinistra nella società civile, visibile nel 2002 con manifestazioni di piazza, fino all’errore imperdonabile: «Non ha provato a darsi una qualche forma organizzativa nuova, ha rinunciato a provarci. Per cui, tutta quella carica di sacrosanta indignazione, volontà di rivolta o semplice rabbia, politicamente non è esistita. Ed è stata in seguito catturata, almeno parzialmente, dal Movimento 5 Stelle».



FLORES D’ARCAIS: “CON MELONI E SALVINI COSTITUZIONE A RISCHIO”

Nel corso del suo intervento, Flores d’Arcais ha messo in risalto che il M5s è riuscito a intercettare l’indignazione ma a partire da un’incultura politica, ottenendo un risultato clamoroso alle elezioni del 2018: «Solo che dopo ha scelto, per opportunismo (suicida!), di allearsi con la Lega proto-fascista di Salvini e poi con il Pd che non era già più sinistra. Sostanzialmente, quando ha raggiunto il massimo risultato, Il M5S ha cominciato a disfarsi». Dopo un giudizio tranchant su Renzi, Flores d’Arcais si è detto convinto che tra due anni in Italia avremo un governo di Destra che «detesta la Costituzione», una Destra «eversiva»: «Se il voto avverrà con l’attuale legge elettorale, la maggioranza di questo governo potrà essere tale da consentirgli di cambiare la Costituzione senza che sia necessario un referendum confermativo. Non siamo sull’orlo del baratro, abbiamo già iniziato la caduta. E non c’è nessun sintomo che non precipiteremo, anzi, potrebbe accadere già fra un anno, dopo l’elezione del Presidente della Repubblica. Da anni, ormai, quali che siano i cambiamenti di partito, i sondaggi sono fissi». E non solo: per Flores d’Arcais più che Centrodestra si tratta di una «destra con componenti ultra maggioritarie proto-fasciste»

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