L’estate italiana della musica dal vivo inizia oggi 1 giugno. In ricordo delle vittime del Covid-19, alle 18.45, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e il suo direttore musicale Daniele Gatti sono i protagonisti del Concerto della Festa della Repubblica nei giardini del Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Grazie a Rai Cultura, la serata, dall’alto valore simbolico e istituzionale, sarà trasmessa in diretta su Rai 1 e su Radio 3. Verosimilmente, il Capo dello Stato, alcuni dei suoi Consiglieri, saranno gli unici spettatori dal vivo.



“Siamo davvero onorati di questo invito e di poter realizzare in Italia il primo concerto dal vivo dopo le restrizioni del lockdown: un evento dedicato alla memoria delle vittime del coronavirus con un forte significato di speranza e rinascita per il mondo della musica”, dichiara il sovrintendente Carlo Fuortes. Senza la presenza del pubblico, tutto si svolgerà nel più rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, compresa la distanza tra i professori dell’orchestra. La scaletta musicale, per soli strumenti ad arco, alterna autori italiani e repertorio musicale europeo, grandi classici e pagine che hanno segnato la storia musicale del Novecento. Il programma selezionato riflette la tragedia da cui stiamo uscendo e guarda con ottimismo a un futuro più sereno – afferma il maestro Gatti – Sono brani accorati di breve durata, capaci di parlare al cuore anche se non si è nelle migliori condizioni musicali”.



Si inizia con l’Adagio e Fuga K 546 composto da Mozart nel 1788 e fortemente influenzato dalla scienza contrappuntistica di Bach, e con Silouan’s song, composto nel 1991 dall’estone Arvo Pärt e dedicato alla figura del monaco ortodosso noto come Silvano del Monte Athos. Seguono il Concerto grosso in re minore op. 3 n. 11 per due violini, violoncello e archi di Antonio Vivaldi; l’elegia Crisantemi, che Puccini scrisse nel 1890 in una sola notte, per la morte di Amedeo Ferdinando Maria di Savoia, Re di Spagna e primo Duca d’Aosta; e Langsamer Satz di Anton Webern, scritto nel 1905 come un condensato di infinite sfumature di sentimento. Il concerto si chiude con l’Aria dalla Suite n. 3 BWV 1068 di Bach, nota come “Aria sulla quarta corda”.



Il Teatro dell’Opera di Roma ha anche in programma, per luglio, una nuova produzione di Rigoletto e una serie di concerti probabilmente nella cornice del Circo Massimo.

Una serie di festival estivi hanno annunciato i loro programmi rimodulati per tenere conto delle precauzioni e delle regole di distanziamento sociale. Per date e modalità di prenotazione ed acquisto di biglietti, si suggerisce di andare ai siti web dei festival. Ravenna Festival apre domenica 21 giugno con il concerto diretto da Riccardo Muti alla Rocca Brancaleone. Nello storico spazio all’aperto l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il soprano Rosa Feola si uniranno a Muti per il primo concerto con pubblico in Italia dopo il lungo e assordante silenzio imposto dalle misure per contenere l’epidemia; un appuntamento di grande portata simbolica – la cui ufficialità sarà sottolineata anche dalla presenza del Ministro Franceschini e dalla copertura televisiva di Rai – nello stesso giorno in cui ricorre la festa della musica.

La XXXI edizione di Ravenna Festival, ricreata ad hoc per un contesto senza precedenti, continuerà fino al 30 luglio con circa quaranta appuntamenti alla Rocca. Qui saranno applicate le norme di distanziamento sociale per la massima sicurezza degli artisti, del personale e dei 250 spettatori – per questi ultimi obbligatori mascherine e un sistema di ingresso a turni.

Il Macerata Opera Festival inizia il 18 luglio con Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart diretto da Francesco Lanzillotta. Lo spettacolo è firmato dal regista Davide Livermore. È una coproduzione con il festival francese delle Chorégies d’Orange, dove il capolavoro mozartiano è andato in scena nell’estate del 2019 e che sarà ripensato e riorganizzato per gli spazi dello Sferisterio anche alla luce delle nuove normative di sicurezza. Nel ruolo del protagonista ci sarà Mattia Olivieri, Leporello sarà Tommaso Barea, Donna Anna Karen Gardeazabal, mentre Donna Elvira e Don Ottavio saranno rispettivamente Valentina Mastrangelo e Giovanni Sala, i due giovani cantanti “adottati” artisticamente dal festival maceratese e presenti in ogni edizione del triennio, che debutteranno i rispettivi personaggi. Completano il cast Alessandro Spina (Commendatore), Gaetano Triscari (Masetto) e Lavinia Bini (Zerlina). Lo spettacolo andrà in scena il 18, 24, 26 e 31 luglio ed 2 e 8 agosto. Il trovatore di Giuseppe Verdi (25 luglio e 1 agosto) sarà eseguito in forma di concerto e sul podio salirà Vincenzo Milletarì. Protagonisti vocali alcuni fra i più interessanti interpreti del panorama internazionale: Luciano Ganci (Manrico), Roberta Mantegna (Leonora, al debutto dopo aver interpretato la versione in francese al festival Verdi di Parma), Sonia Ganassi (Azucena) e Massimo Cavalletti (Il conte di Luna) e ancora Davide Giangregorio (Ferrando) e Fiammetta Tofoni (Ines).

Al Festival di Valle d’Itria a Martina Franca, due titoli di Richard Strauss: Arianna a Nasso (21, 24, 26 luglio e 2 agosto) affidata alla bacchetta di Fabio Luisi e proposta in una nuova versione in italiano del libretto a cura di Quirino Principe e in forma semiscenica secondo l’idea del regista Walter Pagliaro; quindi la commedia di Molière Il borghese gentiluomo ripensata come monologo con la mise en espace curata da Davide Gasparro e le musiche di scena dirette da Michele Spotti, cui toccherà la serata inaugurale del 14 luglio (repliche il 22, 25 luglio e l’1 agosto).

Dal 23 luglio al 2 agosto, il Cantiere d’Arte di Montepulciano avrà come eventi centrali la  prima nazionale della nuova produzione di Marco Tullio Giordana con Alessio Boni e Michela Cescon  ispirata al celebre epistolario tra Ingeborg Bachmann e Hans Werner Henze; – l’Orchestra della Toscana diretta dal Maestro Markus Stenz; – la performance di Leslie Howard, l’unico pianista al mondo ad aver inciso l’opera omnia di Franz Liszt, impresa che gli è valsa l’ingresso nel Guinness dei primati ;e la prima assoluta di Echi d’istanti, un concerto che interpreta il distanziamento sociale, con i musicisti David Graham, Claus Kühnl, Norberto Oldrini e l’Ensemble degli Intrigati che si esibiranno da un angolo all’altro della suggestiva Piazza Grande di Montepulciano, in un dialogo musicale a distanza.

L’Emilia Romagna Festival avrà luogo dal 26 luglio a metà settembre, il festival festeggerà i 20 anni dal suo inizio. Ai grandi compositori del passato – Vivaldi, Bach, Rossini, Verdi e Beethoven – e a quelli contemporanei che hanno scritto musiche per il festival – Morricone, Bacalov, Gubajdulina, Sollima, Nyman, Glass e Penderecki – è dedicata al ventennale del festival. Inaugura il festival: il Concerto n. 2 del pianista e compositore Michael Nyman, scritto per il flauto di Massimo Mercelli e dedicato all’amico comune Ezio Bosso, a seguito della sua recente e prematura scomparsa. Il festival omaggerà anche altri due grandissimi compositori e musicisti, da poco scomparsi: il Krzysztof Penderecki e Luis Bacalov.