Si potrà andare ancora ai concerti ai tempi del coronavirus? La risposta arriverà prima di quanto qualcuno si aspettasse visto che, il prossimo 15 maggio, si terrà il primo evento musicale importante da quando è scoppiata l’epidemia. Come ricorda il magazine Rolling Stones, l’evento è tutto a stelle e strisce, precisamente a Fort Smith nello stato dell’Arkansas, dove suonerà Travis McCready dei Bishop Gunn. Il concerto si terrà di preciso al locale TempleLive, e sul sito dello stesso sono state pubblicate tutte le misure e le regole che verranno attuate durante il grande show. Prima di tutto la capienza verrà ridotta, e dalle 1100 persone che il Temple può ospitare, si scenderà a 229, praticamente un quinto. Nel contempo si procederà alla sanificazione di tutte le aree, ed inoltre, verranno vendute mascherine all’ingresso al pubblico pagante, e si entrerà in maniera rigorosamente scaglionata, dopo che sarà stato fatto un controllo della temperatura. Restrizioni anche nell’uso dei bagni, dove saranno ammesse solamente 10 persone alla volta, mentre tutte le sedute saranno divise in dei cluster per garantire la sicurezza fra le persone.



CONCERTO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: “NON CI SONO RESTRIZIONI PER IL NUMERO DI PERSONE”

«Da quanto ne sappiamo – le parole di Mike Brown di TempleLive ai microfoni di NBC – questo è il primo concerto del paese dall’inizio dell’isolamento da coronavirus… Non è una cosa che facciamo per guadagnare soldi, ma piuttosto un passo in avanti verso la normalità. Non abbiamo pensato agli aspetti economici. Vogliamo dare qualcosa alla comunità. Abbiamo appena finito di parlare con il dipartimento della salute – ha aggiunto e concluso Brown – il governatore ha fatto un gran lavoro nel gestire l’emergenza». L’evento si terrà tre giorni prima della fine delle misure di lockdown, così come annunciato dal governatore dell’Arkansas, Asa Hutchinson. «Non ci sono restrizioni per il numero di persone che possono andare in chiesa – ha aggiunto Brown parlando a Billboard – l’importante è che rispettino le regole del CDC e la distanza interpersonale. La nostra posizione è chiara: un assembramento è tale sia in chiesa che in un locale. Spiegatemi la differenza, perché secondo noi è una discriminazione».

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