Scoppia la polemica a Londra per via del fatto che alcune famiglie di senzatetto sono state sfrattate da un albergo per lasciare posto ai fan di Beyoncé. La pop star di fama mondiale terrà una serie di concerti a Londra fra il 29 maggio e il 4 giugno prossimi, e alla luce dei numerosissimi fan della diva accorsi nella capitale inglese, si è deciso di fatto di allontanare i senzatetto. La notizia è stata riportata stamane dal Times e dal Guardian, sottolineando come gli sfrattati verranno ora trasferirti in alloggi di fortuna situati nella periferia della capitale, in attesa di rientrare in albergo dopo che sarà terminato l’evento musicale di Beyoncé.



La struttura alberghiera in questione si trova nel borgo di Endfield, di proprietà di Travelodge, e ospita famiglie e singoli senzatetto in circa un centinaio di camere. Peccato però che alla fine del mese, presso lo stadio Tottenham Hotspur, giungeranno migliaia di fan della star a stelle e strisce, e molti alloggeranno proprio al Travelodge, impedendo così di rinnovare le prenotazioni mensili degli attuali inquilini homeless. Le camere possono essere prenotate per un massimo di 28 giorni e i senza tetto hanno accusato l’amministrazione di aver atteso all’ultimo prima di effettuare il rinnovo, permettendo così ai fan di arrivare prima. In totale sarebbero coinvolte una trentina di famiglie, molte delle quali con i figli a carico che hanno dovuto per questo lasciare la scuola in maniera temporanea, e per cui non si sa quale sarà la prossima destinazione.



SENZATETTO SFRATTATI PER CONCERTO BEYONCE’: FRA I TANTI ANCHE UNA MADRE CON DUE FIGLI AUTISTICI

Tra di loro fra l’altro vi è anche una mamma con due figli autistici, tale Collette Collington, di 42 anni, che ovviamente si è lamentata per quanto accaduto anche perchè, come ben si sa, le persone affette da autismo hanno bisogno di stabilità e abitudini, e cambiare casa rappresenta per loro un trauma profondo. “Pensavo di essere l’unica, poi sono venuta qui e ho visto tutte queste famiglie, è stato scioccante”, ha raccontato la Collington parlando in un’intervista al Guardian.



Un portavoce del consiglio di Enfield ha invece dichiarato: “Nel caso in cui Travelodge non sia in grado di offrire camere per singoli e famiglie, faremo del nostro meglio per trovare un’altra sistemazione adeguata con il minor disturbo possibile. Riconosciamo che la sistemazione in hotel non è l’ideale, motivo per cui continueremo a fare pressioni affinché un’azione nazionale affronti la fondamentale carenza di alloggi a prezzi accessibili”.