Concerto di Capodanno a Roma: è caos dopo l’esclusione di Tony Effe
Il Concerto di Capodanno a Roma ha un destino ancora piuttosto incerto davanti a sé e il parterre di ospiti, dopo la polemica delle ultime ore, è ancora tutto da decifrare. L’evento è rimasto infatti senza cantanti di punta e tutto è nato dopo l’esclusione di Tony Effe, considerato non un buon esempio per via dei testi delle sue canzoni considerati da molti “violenti e misogini”. Anche il sindaco romano Gualtieri è intervenuto sulla questione, confermando l’esclusione pur specificando che “non si tratta di censura”.
Tuttavia, come gesto di solidarietà nei confronti del rapper, anche Mara Sattei e Mahmood per mezzo social hanno comunicato che non prederanno parte al Capodanno. Un vero e proprio caos che ha portato il sindaco e il comune di Roma a correre ai ripari, ricercando nuovi ospiti per non annullare definitivamente un evento programmato da tempo. A fornire dettagli in più è stato il giornalista Gabriele Parpiglia, intervenuto ieri ai microfoni del programma Suite di RTL 102.5.
Chi sono i possibili sostituti? Parpiglia svela 3 nomi di punta della musica italiana
Gabriele Parpiglia in radio ha spiegato cosa sta succedendo: “In questo momento il sindaco Gualtieri è in riunione per capire come uscire da questo caos. Perché non si aspettavano chiaramente la reazione da parte di mezzo mondo della musica, ma soprattutto degli altri due protagonisti. Attenzione, perché i contratti sono firmati, quindi nel momento in cui dicono ‘Tony Effe faccia un passo indietro’, non dicono ‘Tony Effe noi non ti vogliamo’. Succede tutto questo e potrebbe ristabilirsi tutto. Con un equo passo indietro, la situazione potrebbe rientrare“.
In caso però le cose non dovessero cambiare, spiega il giornalista, il comune di Roma avrebbe in mente un piano di riserva e nuovi papabili nomi da invitare al Concerto di Capodanno a Roma: “Se la situazione non dovesse rientrare, vi dico il piano B sul quale stanno puntando, ovvero accontentare Roma con l’old style romano. Quindi andare a prendere persone che mettono d’accordo tutti: mi vengono in mente nomi come Antonello Venditti, Claudio Baglioni e Francesco De Gregori, non uno fuori da questi tre nomi. Ecco, questo è quello che sta succedendo a Roma“.