Il governo Meloni ha trovato l’accordo con l’Europa sulle concessioni balneari: il Cdm ha approvato il decreto arrivato dopo una serie di confronti, anche con l’Ue che ha dato il via libera. La svolta è arrivata dopo un vertice tra la premier Giorgia Meloni e i due vice Matteo Salvini e Antonio Tajani, poi le carte sono passate rapidamente al Consiglio dei Ministri. Quindi, scatta l’obbligo delle gare per le concessioni balneari, ma in maniera differita: le attuali concessioni saranno valide fino al settembre 2027, ma c’è l’obbligo di lanciare nuovi bandi dal giugno di quell’anno, anche se in alcuni casi si potrà arrivare al marzo 2028.



Al termine del Cdm, un comunicato certifica che «la collaborazione tra Roma e Bruxelles sui balneari» ha permesso di individuare un punto di incontro «tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l’opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari». Di fatto, così viene chiusa «un’annosa e complessa questione» rilevante per l’Italia. Infatti, viene risolta la questione dell’applicazione della direttiva Bolkestein, seppur a fatica, visto che i partiti della maggioranza hanno lottato fino alla fine per strappare indennizzi più corposi per chi deve lasciare gli stabilimenti.



CONCESSIONI BALNEARI, DECISIVO ANCHE IL MINISTRO FITTO

Stando a quanto riportato dall’Ansa, per trovare la quadra sulle concessioni balneari è stato importante anche il lavoro del ministro Raffaele Fitto, commissario Ue in pectore, tramite una serie di contatti tra Bruxelles e Roma, sponda anche Quirinale. La questione rientra nel decreto infrazioni approvato dal Consiglio dei Ministri che permetterà di favorire la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso di EU Pilot.

«La Commissione europea accoglie con favore la decisione odierna dell’Italia sul caso delle concessioni balneari», ha dichiarato Johanna Bernsel, portavoce della Commissione europea per il Mercato interno, confermando che l’intesa è arrivata dopo una serie di «scambi costruttivi tramite i quali la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un’intesa comune sul quadro legislativo della riforma delle concessioni balneari italiane alla luce del diritto dell’Ue, con una soluzione completa, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni».