CONCESSIONI BALNEARI, LA PROPOSTA ALL’EUROPA PER “USCIRE” DALL’IMPASSE
Lo aveva sottolineato già la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa, sul tema spinoso delle concessioni balneari presto ci sarebbero state azioni del Governo per seguire il “monito” del Quirinale dopo Capodanno: e così secondo le ultime fonti dell’esecutivo al “Messaggero” vi sarebbe un’interlocuzione attiva con l’Unione Europea per pianificare un intervento di “riordino” delle concessioni. Il “compromesso” sarebbe quello di puntare su messa all’asta delle concessioni e parallelamente anche rimborsi sui proprietari che hanno già investito svariati fondi in questi anni di “impasse” sulla legge Bolkestein in materia di concessioni balneari e ambulanti.
L’intento del Governo Meloni – spiegano ancora i colleghi del “Messaggero” – è quello di evitare altri rinvii e puntare dritto al riordino della materia: «Salvo giravolte dell’ultimo minuto, e non sono escluse, il piano prevede la messa all’asta delle licenze dei titolari degli stabilimenti. Tutelando però con norme ad hoc i concessionari in uscita, a cui saranno riconosciuti gli investimenti fatti in questi anni», con possibili rimborsi qualora dovessero perdere la gara, si legge dalle fonti ricevute dopo le ultime interlocuzioni a Palazzo Chigi.
BALNEARI, LE DISCUSSIONI NEL GOVERNO DOPO IL MONITO DEL QUIRINALE
Questo dunque il punto di “caduta”, riporta ancora il “Messaggero”, dovrebbe essere una soluzione non lontanissima dall’idea lanciata già dal Governo Draghi sul finire della scorsa legislatura. Il tutto nasce sì dal dialogo proficuo con la Commissione Ue ma emerge dopo le ultime interlocuzioni nei CdM e con la “spinta” del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo aver firmato il Ddl Concorrenza («proroga concessioni è incompatibile con le leggi Ue»).
Secondo quanto filtra da Palazzo Chigi e da Bruxelles, sul “compromesso” per le concessioni balneari sarebbe arrivato un via libera di massima dall’Unione Europea: «a queste condizioni, con un rinnovo “tutelato” delle gare per gli attuali concessionari, l’Italia non violerà la direttiva Bolkestein sulla concorrenza. E dunque non rischierà di incappare in una procedura di infrazione della Corte di Giustizia europea», riporta il “Messaggero”. Lo aveva anticipato la stessa Premier Meloni negli scorsi giorni in conferenza stampa: «sul rinnovo delle concessioni ambulanti ho letto bene la lettera del Presidente. Noi abbiamo sanato e uniformato il trattamento che alcuni beneficiari avevano avuto col rinnovo di 12 anni con quello di altri che non ne avevano beneficiato, creando disparità tra Comune- Comune e operatore-operatore».
Secondo la Presidente del Consiglio, l’appello di Mattarella non rimarrà inascoltato, «valuteremo con il Governo ulteriori interventi chiarificatori. Sui balneari abbiamo fatto la mappatura delle coste per stabilire se esista o non esista il tema della scarsità del bene che è quello che richiede la Bolkestein, nessuno l’aveva fatto prima di oggi. Stiamo facendo riordino sui vari interventi per arrivare a dialogo con la Commissione Ue ed dando risposte chiare agli addetti».La parola ora passa ai prossimi incontri del Governo, in particolare quello tra Meloni, Salvini e Tajani per dirimere tutti i vari nodi nella maggioranza in questo inizio di nuovo anno: l’ultimatum della Commissione Ue sui balneari di fatto porta tale questione in cima alla lista di manovre da avviare già nel mese di gennaio.