Via libera al Siconbep (Sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici) per la mappatura delle concessioni di beni pubblici previsto dalla legge 118/2022. “Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, ha approvato un decreto legislativo di attuazione della delega di cui all’articolo 2 della legge 5 agosto 2022, n. 118, per la mappatura e la trasparenza dei regimi concessori di beni pubblici. Al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi alle concessioni di beni pubblici, il decreto dispone la costituzione di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni denominato Siconbep e garantisce il coordinamento e l’interoperabilità con gli altri sistemi informativi esistenti in materia. La rilevazione comprende tutti i beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile di cui agli articoli 822 e seguenti del Codice civile che formano oggetto di atti, contratti e convenzioni che comportano l’attribuzione a soggetti privati o pubblici dell’utilizzo in via esclusiva di tali beni. Il testo tiene conto dei pareri espressi dal Garante per la protezione dei dati personali e dalla Conferenza unificata delle Regioni”.
In realtà, non sembra esserci molto di nuovo sul fronte balneari. Già una legge del Governo Draghi prevedeva di chiedere a tutte le amministrazioni locali di comunicare periodicamente ogni dato sulle concessioni pubbliche, comprese quelle del demanio marittimo. Adesso si sono messi i puntini sulle i: tra le informazioni da fornire nel nuovo sistema informatico figurano “la natura del bene oggetto di concessione; l’ente proprietario e, se diverso, l’ente gestore; le generalità del concessionario; la modalità di assegnazione della concessione; l’identificativo dell’atto che regola la concessione; la durata della concessione; i rinnovi in favore del medesimo concessionario; l’entità del canone concessorio”.
Per la realizzazione del Siconbep, la norma aveva previsto lo stanziamento di un milione di euro per l’anno 2022 e due milioni di euro annui a partire dal 2023, ma finora non se n’era fatto nulla. In pratica, dopo i richiami della Corte di giustizia Ue e della Corte dei conti italiana, che di fatto negavano il rinnovo automatico, accusando la normativa italiana che ha spostato al 31 dicembre 2024 (e oltre…) il termine dopo il quale si dovranno bandire le gare per le assegnazione delle concessioni, adesso il Consiglio dei ministri ha dato il via all’operazione trasparenza prevista dalla delega stessa. Ma l’obiettivo vero, e arcinoto, è quello di arrivare a definire l’abbondanza della risorsa naturale “litorali”, una condizione che eviterebbe l’applicazione della direttiva Bolkestein, e anzi che forse metterebbe sul mercato nuove porzioni di coste con nuove concessioni.
Ovvia la soddisfazione del Sindacato balneari alla notizia del nuovo dl: “Bene il varo del decreto legislativo per effettuare il censimento delle concessioni di beni – ha commentato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari, su MondoBalneare -. Il Siconbep si riferisce al censimento delle concessioni di tutti i beni pubblici (quindi non solo spiagge ma anche piazze, laghi, fiumi, marciapiedi, eccetera) previsto dall’articolo 2 della legge sulla concorrenza varata dal precedente Governo Draghi. Il provvedimento era già maturo per la sua approvazione dallo scorso dicembre, dopo avere ricevuto il parere positivo della Conferenza unificata; quindi arriva con un ritardo di otto mesi e a dieci giorni dalla scadenza della delega, prorogata con il Decreto milleproroghe dal 27 febbraio al prossimo 27 luglio. Dal censimento gli imprenditori balneari non hanno nulla da temere, ma, anzi, tutto da guadagnare. Dai primi dati, infatti, è evidente che manchi il presupposto per l’applicazione della direttiva Bolkestein, così come deciso dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea”. Gli fa eco Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba-Confesercenti: “L’attuazione delle deleghe è un chiaro segnale che il Governo intende procedere finalmente alla mappatura delle coste italiane che chiediamo da anni e che, a nostro avviso, è la strada giusta per raggiungere una soluzione equilibrata alla questione Bolkestein. Dopo la conferma dell’avvio della mappatura attendiamo il prossimo tavolo tecnico, previsto per il 25 luglio, per approfondire ulteriormente il tema e identificare definitivamente i criteri della scarsità della risorsa che, ne siamo assolutamente convinti, in Italia non sussiste. Se così fosse – e i primi dati, per quanto grezzi, lo dimostrano – nei mesi a venire si potrà finalmente procedere a un riordino complessivo delle norme che riguardano le concessioni demaniali, sempre nel rispetto dei principi europei ma con condizioni di applicazione decisamente diverse da quelle previste finora. Diamo atto al Governo di stare affrontando con grande serietà la questione”.
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