Concetta Serrano chi è: il dolore della mamma di Sarah Scazzi
Sono trascorsi 12 anni esatti dall’omicidio di Sarah Scazzi ma per Concetta Serrano, mamma della 15enne di Avetrana che per tre gradi di giudizio fu uccisa da Cosima Serrano e Sabrina Misseri, mamma e figlia, rispettivamente zia e cugina della vittima, il tempo si è fermato. Non è un caso se mamma Concetta continua a definirla ancora “la mia bambina” parlando di Sarah. La donna nel corso degli anni ha sempre centellinato i suoi interventi televisivi ma resta purtroppo impresso nella mente di molto italiani il momento in cui apprese del ritrovamento del corpo della figlia in diretta tv.
Mentre Concetta Serrano era in collegamento con la trasmissione di Rai3, Chi l’ha visto?, fu infatti annunciato il ritrovamento del cadavere della figlia dopo la confessione di Michele Misseri, suo cognato. Un delitto consumatosi in famiglia, dunque, in ogni una fase, dall’uccisione della giovane Sarah all’occultamento del corpo in un pozzo in aperta campagna. Anche dopo il delitto della figlia, la donna ha deciso di restare ad Avetrana e non ha mai dubitato dei colpevoli dell’omicidio della 15enne, ovvero la sorella Cosima e la nipote Sabrina Misseri.
Concetta Serrano e la rabbia nei confronti della sorella Cosima
Quello di Concetta Serrano, in seguito all’uccisione della figlia minore Sarah Scazzi, è stato un dolore immenso. Ad aiutarla è stata senza dubbio la fede: “Sono riuscita a superare il dolore grazie alla mia fede, porto il messaggio di un regno d’amore”, aveva dichiarato. Per la donna è stato un doppio dolore, soprattutto dopo l’accertata colpevolezza della sorella Cosima: “Io provo tanta pena e tanta rabbia per mia sorella. Io non me la so spiegare questa cosa”, aveva detto in un suo intervento nel 2017 a Pomeriggio 5.
Due anni fa era intervenuta in collegamento video in uno spazio di approfondimento sulla pagina Facebook dell’avv. Nicodemo Gentile, ed in quell’occasione aveva detto: “La giustizia umana non dà molte soddisfazioni. Sono contenta per l’esito del processo perché in altri casi che presentavano qualche analogia l’entità della condanna è stata inferiore. Sembra che la giustizia stia trionfando, ma siamo tutti sconfitti perché mia figlia me l’hanno uccisa. La mia bimba non c’è più e io aspetto solo la giustizia divina”. Contro Cosima e la nipote Sabrina Misseri si era espressa dopo la loro intervista a Storie Maledette: “Trovo ingiusto il fatto che loro abbiano un trattamento particolare, in quanto possono dire quello che vogliono, mentre gli altri ergastolani non hanno voce in capitolo”, aveva tuonato tra le pagine del settimanale Giallo.