COME È ANDATO IL CONCISTORO TRA PAPA FRANCESCO E I CARDINALI
Con la Santa Messa in San Pietro ieri si è definitivamente concluso il Concistoro iniziato il 27 agosto scorso con la nomina dei 20 nuovi Cardinali: Papa Francesco in diverse sessioni ha affrontato alcuni temi centrali per la vita della Chiesa, dal Sinodo alle problematiche delle finanze, dal tema del futuro prossimo della comunità cristiana con la nuova Riforma della Curia fino al Giubileo della Speranza atteso nel 2025. Si è concluso il tutto con la sessione pomeridiana di ieri, prima della Santa Messa, con i lavori concentrati sulla nuova Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium: «All’incontro con il Santo Padre, svoltosi in un clima fraterno – ricorda la nota diffusa dalla Sala Stampa vaticana al termine dei lavori –, hanno partecipato in poco meno di 200 tra cardinali, patriarchi orientali e superiori della Segreteria di Stato». Il Pontefice ha fatto sapere direttamente ai nuovi Cardinali e a tutto il Collegio Cardinalizio riunito fino a ieri che la Curia e la Santa Sede non appartengono «solo al Papa ma a tutta la Chiesa».
«I lavori in gruppi linguistici e i confronti in Aula hanno dato modo di confrontarsi liberamente su molti aspetti relativi al Documento e alla vita della Chiesa, mentre l’ultima sessione di questo pomeriggio è stata dedicata al Giubileo sulla Speranza 2025»: dopo 10 anni di Pontificato, questo è il primo Concistoro che vede l’intero Collegio Cardinalizio praticamente tutto riunito attorno al Vescovo di Roma. Nel Concistoro è tornato in pubblico, con reintegro delle sue funzioni da Cardinale, anche Mons. Angelo Becciu, travolto dal processo sul Palazzo del Vaticano a Londra con accuse molto gravi di aver mal gestito i fondi della Segreteria di Stato. L’abbraccio del Papa e la richiesta di tornare “in servizio” rappresenta un elemento decisamente segnante del processo che ancora attende una sentenza definitiva.
CONCISTORO CON PAPA FRANCESCO, IL COMMENTO DEI CARDINALI
Sia nelle prime riunioni che in quelle ultime, dopo cioè la visita di Papa Francesco a L’Aquila per l’anniversario della Perdonanza Celestiniana, si è discusso principalmente delle nuove “sfide” lanciate dal Santo Padre nella Praedicate Evangelium, ben al di là della già di per sé complicata riforma della Curia vaticana: «il ruolo dei laici, la trasparenza finanziaria, la sinodalità, l’assetto degli organigrammi curiali, la missionarietà, l’annuncio del Vangelo in un’epoca come quella attuale», sono i temi scanditi durante il Concistoro e ribaditi dalla Sala Stampa Vaticana al termine dei lavori martedì 30 agosto. Secondo quanto ribadito ancora durante il Concistoro, la «potestà di governo nella Chiesa non viene dal Sacramento dell’Ordine, ma dalla missione canonica» ricevuta da ogni Pontefice con il conferimento dell’ufficio, «la Costituzione permette l’attribuzione delle cariche apicali nella Curia Romana anche ai laici e alle laiche».
Come ha spiegato il cardinale Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino, a Vatican News «Quando si lavora in piccoli gruppi è più facile confrontarsi e dialogare. Il tema sappiamo che è il confronto aperto e sereno sulla nuova Costituzione e in particolare sulla sua applicazione, su come metterla in pratica. Nei gruppi più che elementi di novità, sono state messe in rete alcune idee… È possibile che ci siano dei passaggi che aiutano la comprensione di alcuni elementi che risultano meno chiari, meno evidenti, in particolare quello che riguarda la presenza dei laici anche in funzioni apicali dei Dicasteri. È questa una porta aperta che speriamo si possa percorrere nel modo migliore». Secondo il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale «È difficile mettere il dito su un unico tema perché la Praedicate Evangelium tocca tutte le dimensioni della Chiesa, dal punto di vista della struttura e dell’organizzazione della Curia. Così con il dialogo tra coloro che vengono dalle Chiese particolari e noi che lavoriamo qui a Roma abbiamo toccato un po’ di tutto… Questo riflette bene sull’ampiezza e la profondità del documento». Per il Cardinale arcivescovo di Vienna, Cristoph Schönborn, il Concistoro e Collegio Cardinalizio tenuti in questi giorni a Roma sono «grandi passi avanti. Il Papa ci ha spronato ad andare avanti […] Si ascolta e c’è molta comunione, disposizione all’ascolto. I nuovi cardinali riportano le situazioni dei loro Paesi, è un arricchimento…». Per il momento grandi “novità” sul futuro di Papa Francesco – si era vociferato di possibili dimissioni tra alcuni rumors nelle scorse settimane – o sui cambiamenti della dottrina della Chiesa nel Sinodo in corso su tematiche come celibato e approccio con le persone LGBTQ non sono stati ravvisati né discussi.