Scintille a distanza fra Concita De Gregorio e Alessandro Orsini, che non se le sono mandate a dire attraverso i giornali e i social network. In particolare, la giornalista su “La Repubblica” ha scritto: “La disastrata armata russa si ritira da Kherson, gli ucraini escono in strada a festeggiare e uno pensa ‘Ah, vedi. Allora non era vero quel che diceva il superesperto conteso da tutti i programmi tv, il perfettamente sicuro professor Orsini! Lo diceva giusto l’altro giorno con il consueto fastidio per le opinioni altrui: ‘Si prospetta un bagno di sangue, i russi intendono fare un massacro, intendono combattere per mantenere Kherson‘”.



Concita De Gregorio ha poi rincarato la dose contro Alessandro Orsini: “Uno – ma dico proprio uno qualunque – dice ‘pensa, si era sbagliato’. Vedrai che la prossima volta si corregge, oppure non lo invitano più, perché che esperto sei se le analisi e le previsioni le sbagli tutte: Putin non si può battere, i massacri sono una messa in scena, aiutare l’Ucraina significa provocare una guerra nucleare. Invece no, invece nulla. Non succede mai assolutamente nulla. Né se dici che i cadaveri sono pupazzi e gli inviati sul posto ti dicono no, guarda, sono veri, né se insegui uno col microfono sotto casa e quello poi si ammazza, né se ti inventi una regola che non esiste al mondo e fai sbarcare mezza famiglia sì e mezza no, poi la Francia e il resto d’Europa ti dicono ok, allora d’ora in poi fate da soli, auguri. […] Orsini la prossima settimana sarà al suo posto, e dico Orsini per indicare un mondo, non se ne adonti, non è un fatto personale”.



ALESSANDRO ORSINI REPLICA A CONCITA DE GREGORIO: “LEI È UN PRODOTTO DEL MAINSTREAM!”

Sul suo profilo Facebook, Alessandro Orsini ha replicato per le rime a Concita De Gregorio. In particolare, ha esordito asserendo: “Se lei pensa che l’esercito russo si sia ritirato da Kherson perché è ‘un’armata disastrata’, o perché non ha voglia di combattere, allora non ha capito niente della guerra in Ucraina. Semplicemente non ha capito quale sia l’epicentro strategico del problema a Kherson. Se lei facesse il suo lavoro di giornalista con un minimo di spirito critico, avrebbe prestato attenzione alle dichiarazioni di Zelensky, che teme una ‘trappola’, o quelle del comandante dell’esercito americano, Mark Milley, che invita alla diplomazia con la Russia”.



Alessandro Orsini a Concita De Gregorio ha quindi detto: “Dia tempo al tempo… La sua parte politica è piena di uomini che lavorano per il sangue e potrebbe pentirsi presto della sua sicumera. La conclusione della sua parte politica è di mandare più armi per ulteriori successi e opporsi alla diplomazia. Questo è quel che dice per creare consensi intorno alle politiche di morte in Ucraina. […] La sua parte politica può scegliere tutti i giorni tra la via della diplomazia e quella della guerra, e tutti i giorni sceglie la seconda, rendendosi in tal modo corresponsabile di un simile massacro. La ragione per cui molti seguono ciò che dico sulla guerra in Ucraina, mentre nessuno ascolta lei, è perché tante persone hanno capito che lotto contro tutti i tipi di propaganda, compresa la sua. Capisco la sua difesa del giornalismo ‘mainstream’: lei ne è un prodotto”.