Domenico De Masi: “5 Stelle unico partito di sinistra”

Nel corso della diretta di ieri del programma In Onda, su La7, Concita De Gregorio e il professor Domenico De Masi hanno avuto un piccolo scontro. Recentemente il professore era tornato alla ribalta delle cronache per via di un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano dove affermava che Beppe Grillo gli avesse mostrato alcuni messaggi nei quali Mario Draghi gli chiedeva di escludere Giuseppe Conte dal Movimento 5 Stelle. Le polemiche sono ovviamente fioccate e da qui l’invito alla trasmissione per la puntata di lunedì 11 luglio.



Alla richiesta di chiarimenti su quel presunto messaggio per escludere Conte, il professor De Masi si barrica dietro un “no comment”, spostando il discorso sui recenti resoconti dell’INPS che, a suo dire, indicano che alle prossime elezioni si arriverà con “5 milioni e 570mila poveri assoluti e 7 milioni di poveri relativi”. Secondo il professore, di questi 13 milioni di circa di persone “nessun partito, a causa della crisi della sinistra, si fa carico”, e sarà questa massa di persone a destabilizzare il Paese alle prossime elezioni. Tuttavia, un piccolo plauso secondo De Masi deve necessariamente andare ai “5 Stelle che hanno fatto il Reddito di Cittadinanza”, che è “l’unica cosa di sinistra fatta negli ultimi 10 anni”.



Concita De Gregorio: “Si attenga alla realtà, non a filosofare”

Sempre durante la trasmissione del programma In Onda, dopo la difesa dell’opera di governo dei 5 Stelle, Concita De Gregorio incalza De Masi sull’ipotesi che il Movimento possa uscire dal governo o se si tratti solamente di una strategia per ottenere qualcosa di specifico. De Masi evita di rispondere e allora lo incalza il giornalista e politologo Massimo Franco, chiedendo se una crisi di governo sia la scelta migliore per aiutare i poveri. Secondo De Masi, però, questo governo “più neoliberista che socialdemocratico, sta svuotando le richieste dei 5 Stelle”, che a suo dire “stanno ottenendo sempre meno”.



De Masi viene interrotto da Concita De Gregorio che sottolinea come “lei in quanto sociologo deve attenersi alla realtà, non a filosofare”, chiedendo se ciò che intende è che “i poveri sarebbero avvantaggiati dalla crisi di governo?”. Sulla difensiva, De Masi sottolinea di non averlo detto, ma che sostiene che “ai fini dei poveri, sarebbe indifferente uscire o meno dal governo” per i 5 Stelle. Ad incalzarlo questa volta è ancora la De Gregorio che chiede come mai allora “consiglierebbe a Conte di uscire dal Governo?”. De Masi, nuovamente in difficoltà, evita la risposta, ma si lancia poco dopo nell’esposizione del suo pensiero per cui l’uscita di Conte dal Movimento farebbe recuperare punti a Di Battista, e quindi al Movimento stesso.