Le partita IVA più virtuose almeno in Italia andrebbero premiate. Riuscire a rispettare le scadenze fiscali è uno degli ostacoli più complessi per gli imprenditori del nostro Bel Paese. Ma coloro che aderiscono (sia ditte individuali che liberi professionisti) al concordato preventivo biennale saranno agevolati sotto diversi aspetti.



Il primo vantaggio tra tutti è la possibilità di poter godere di una “tassa piatta” come incentivo premiale basato sull’affidabilità del contribuente. Già da un paio di giorni (il 16 luglio) è stato reso disponibile il software ISA da poter utilizzare liberamente.

Concordato preventivo biennale: partita IVA più premiate

Dato che il concordato preventivo biennale è una misura nuova è logico che ci possano essere delle continue modifiche. Una delle ultime novità a favore per i contribuenti è anche la possibilità di poter aderire a delle «opportune rateizzazioni» in riferimento all’acconto da versare per l’anno fiscale successivo.



Il fisco e gli imprenditori italiani hanno avuto un rapporto quasi sempre di guerriglia. Ora per il Governo è arrivato il momento di riappacificarsi e migliorare la burocrazia rendendo più semplici e meno pressanti tutti gli adempimenti tributari (come voluto dalla stessa commissione Finanze del Senato).

Sì alla flat tax

Qualche giorno fa (il 10 luglio 2024) si è tenuta una audizione da Consiglio Nazionale dei commercialisti, Confartigianato e Cna che hanno sollecitato l’importanza di garantire una tassazione più agevolata agli imprenditori più «virtuosi».

La Commissione Finanze del Senato si è detta favorevole tanto da attribuire una tassa più leggera alle P.IVA con un indice di affidabilità maggiore (le più virtuose potranno essere tassate al 10%) mentre le meno «affidabili» con un voto sotto al 6 saranno tassate al 15%.



Adempimenti più generosi

Nell’ottica di migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti l’ultima novità riguarda l’allungamento degli avvisi bonari (passando da 30 a 60 giorni) e il rinvio del pagamento dell’acconto insieme ad un’altra rateizzazione dell’importo totale.

Ma le novità non finiscono qui dato che la Commissione ha invitato il Governo a introdurre:

«Strumenti induttivi di ricostruzione del reddito affidati all’Agenzia delle Entrate, da indirizzare esclusivamente verso le situazioni che presentano alti livelli di scostamento di congruità tra spese e redditi dichiarati», anche «prevedendo soglie percentuali che riducano o eliminino la discrezionalità dell’Agenzia».