Nel periodo di massima emergenza per il Coronavirus che ha visto la sospensione nelle Regioni più colpite delle prove scritte e orali dei concorsi pubblici, ovviamente la Gazzetta Ufficiale continua a produrre bandi utili per soddisfare le richieste di lavori e contratti in diversi ambiti della Pubblica Amministrazione. Tra gli ultimi e molto atteso vi è certamente il bando del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo per 500 posti da operatori di accoglienza e custodia, più banalmente custodi: con la GU del 21 febbraio 2020 si autorizza lo svolgimento della selezione Mibact per le 500 unità di personale non dirigenziale nella qualifica di Operatore di Custodia, Vigilanza e Accoglienza in diverse sedi del Paese. Si tratta di un concorso pubblico con inserimento a contratto tempo pieno indeterminato nella seconda area funzionale e retributiva F1: sul fronte requisiti la distinzione è semplice perché nel bando integrale (qui il testo ufficiale) vi si specifica il possesso del diploma di istruzione seconda di primo grado, ovvero scuola media inferiore.



CONCORSI PUBBLICI, BANDO CUSTODI MIBACT: SUDDIVISIONE POSTI

La domanda di selezione per partecipare al bando tra i concorsi pubblici del Mibact va inviata tramite i Centri per l’impiego territorialmente competenti, nella sede presso la quale il lavoratore dovrà poi prestare servizio una volta selezionato, secondo l’ordine della graduatoria ivi esistente. Per questo motivo non viene inviata alcuna domanda di partecipazione al Ministero dei Beni Culturali: per quanto riguarda la prova preselettiva e le prove successive, verranno comunicate una volta raccolte tutte le domande post-scadenza fissata il 22 marzo 2020. Ecco invece il totale dei 500 posti in palio ripartiti Regione per Regione: 21 posti in Abruzzo; 11 in Basilicata;24 in Calabria; 71 in Campania; 39 in Emilia Romagna; 10 in Friuli Venezia Giulia; 97 in Lazio; 18 in Liguria; 41 in Lombardia; 7 nelle Marche; 10 nel Molise; 20 nel Piemonte; 24 nella Puglia; 14 in Sardegna; 49 in Toscana; 3 in Trentino – Alto Adige; 12 in Umbria; 29 in Veneto.

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