Domani sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto dello scorso 8 aprile 2024 con il quale sono state aperte ufficialmente le porte al concorso per magistrati con un bando che prevede 400 assunzioni nel ruolo di magistrato ordinario; mentre è stato anche disposta la pubblicazione dei risultati della prova scritta sostenuta dagli aspiranti giudici lo scorso anno. Confermando la tendenza degli ultimi anni, anche per il 2024 potranno accedere al concorso tutti gli aspiranti magistrati in possesso di una laurea – ovviamente in giurisprudenza – quadriennale (in passato era limitato alle magistrali da 5 anni) e che abbiano conseguito il diploma in una delle scuole di specializzazione per avvocati.
Con la pubblicazione del bando – come sempre avviene in questi casi – verranno anche ufficialmente aperte le iscrizioni, che termineranno dopo 30 giorni esatti (ovvero il 16 giugno 2024 alle 23:59): le domane dovranno essere inoltrate sul portale giustizia.it alla voce “Concorsi” nel menù “Strumenti” dove si troverà il form dedicato al concorso per magistrati del 2024 da compilare con attenzione in ognuna delle sue parti. Il candidato, inoltre, dovrà versare anche 50 euro di diritto di segretaria – non rimborsabili – e caricare in fase di compilazione della domanda la ricevuta scaricata sul portale PagoPA.
Concorso per magistrati 2024: in cosa consiste la prova
Per essere ammessi al concorso magistrati 2024 i candidati dovranno godere dei pieni diritti sociali e civili, oltre ad essere incensurati, idonei all’impiego e non essere stati bocciati più di due volte nei precedenti concorsi: la laurea richiesta è quella in giurisprudenza – anche conseguita su 4 anni – e costituiranno titolo di accesso privilegiato le esperienze lavorative nel campo. Per sostenere la prova orale del concorso magistrati (ma ci arriviamo subito) si dovrà anche conoscere una lingua a scelta tra inglese, francese, spagnolo o tedesco.
Dopo la pubblicazione della graduatoria, entro il 4 giugno 2024 sarà pubblicato anche l’elenco delle date scelte per le prove scritte, anche queste pubblicare in Gazzetta e sul sito del Ministero della Giustizia, da considerarsi a tutti gli effetti come notifiche per i candidati. Superata la selezione iniziale, poi, per il concorso magistrati si procederà prima con la prova scritta – 3 temi di diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo da svolgersi in un massimo di 8 ore – e successivamente con l’orale (che coprirà ogni sfera del diritto e delle procedure legali, oltre all’informatica giuridica e alla lingua scelta). Per accedere alla seconda prova ognuno dei tre temi dovrà avere una valutazione di almeno 12 su 20, mentre all’orale il minimo è di 6/10 per ogni materia: complessivamente il punteggio dovrà essere superiore a 108 punti.