Il bando di concorso per 500 posti di magistrato ordinario è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Quindi, per i candidati magistrati si è aperta la finestra per inviare le loro domande di partecipazione. Basta collegarsi al sito internet del Ministero della Giustizia, accedere alla voce Strumenti/Concorsi, esami, selezioni ed assunzioni, poi bisogna autenticarsi con SPID di secondo livello e pagare i diritti di segreteria attraverso la modalità PagoPA, pari a 50 euro. Tale contributo è stato introdotto dal Legislatore per l’organizzazione delle prove concorsuali e non è rimborsabile. Il versamento del diritto di segreteria va effettuato prima dell’invio della domanda di partecipazione, ovviamente entro la scadenza dei termini.



La domanda di partecipazione al concorso magistrati va redatta compilando l’apposito form, che è disponibile da ieri, giorno in cui il bando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e fino alla scadenza del termine, fissato al 10 gennaio 2022. Non va registrata, stampata, firmata, scansionata ed inviata, va semplicemente compilata, registrata ed inviata.



CONCORSO MAGISTRATI, DUE PROVE: ECCO QUALI

Sul sito del Ministero della Giustizia c’è anche un file con le modalità operative di compilazione ed invio della domanda di partecipazione al concorso magistrati. Consigli tecnici o per meglio dire informatici. Nel bando di concorso per i 500 posti di magistrato ordinario è specificato che l’esame consiste in una prova scritta ed in una orale. La prima consiste nello svolgimento di tre sintetici elaborati teorici vertenti su: diritto civile; diritto penale; diritto amministrativo. Gli elaborati vanno presentati nel termine di cinque ore dalla dettatura della traccia.



Invece la prova orale verte su: diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; procedura civile; diritto penale; procedura penale; diritto amministrativo, costituzionale e tributario; diritto commerciale e fallimentare; diritto del lavoro e della previdenza sociale, diritto comunitario; diritto internazionale pubblico e privato; elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario; colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.