I sindacati commentano la notizia della pubblicazione del bando di concorso da parte del Ministero della Giustizia per l’assunzione di 616 operatori giudiziari. FP CGIL, CISL FP e UIL PA sostengono che «i criteri utilizzati sembrano penalizzare fortemente i disoccupati e/o lavoratori in mobilità che hanno operato per circa un decennio negli uffici giudiziari praticamente senza tutele». A loro il bando «avrebbe dovuto garantire un processo di stabilizzazione occupazionale». E ribadiscono la necessità di avere risposte concrete sulla «a sorte degli operatori giudiziari i quali attendono il transito nella figura dell’assistente giudiziario, giusta accordo del 26 aprile 2017 e successivo DM 9.11.2017, nonché il trasferimento nelle sedi più ambite, con precedenza rispetto ai nuovi assunti». E quindi i sindacati, ribadendo la necessità di rispettare gli accordi stipulati, chiedono che venga comunicata «sollecitamente la tempistica della pubblicazione: del bando per il passaggio di (almeno) 616 ausiliari in area seconda, figura professionale dell’operatore giudiziario», «del bando per il transito degli operatori giudiziari nella figura dell’assistente giudiziario» e «dell’interpello straordinario per la figura dell’operatore giudiziario». (agg. di Silvana Palazzo)



CONCORSO OPERATORE GIUDIZIARIO: LE GRADUATORIE

C’è molto interesse attorno al concorso per operatore giudiziario indetto dal Ministero della Giustizia ed il cui bando è stato reso pubblico da ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Le selezioni avranno luogo dopo 30 giorni dalla pubblicazione del suddetto bando, come si legge nell’articolo 4 dello stesso, pubblicato sul sito della Gazzetta Ufficiale. Saranno le competenti amministrazioni regionali, entro il termine di 45 giorni dal ricevimento delle richieste, ad avviare le selezioni del numero richiesto di lavoratori, che saranno assunti con regolare contratto a tempo indeterminato. Semmai dopo la prova di idoneità alla quale si sottoporranno i candidati e dopo le procedure assunzionali i posti disponibili (616) non dovessero essere tutti coperti, allora la  Direzione generale del personale e della  formazione  procederà a richiedere ulteriori nominativi. In merito alle graduatorie, queste saranno stilate su circoscrizione provinciale e ciascuna comprenderà il numero di candidati  pari al doppio dei posti da ricoprire. I candidati dovranno presentare la propria candidatura presso i centri dell’impiego tramite autocertificazione e successivamente spetterà alle amministrazioni regionali inviare i nominativi dei candidati alle Corti di appello competenti per il territorio, con l’indicazione del punteggio e di tutti i dati degli aspiranti operatori giudiziari. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CONCORSO OPERATORE GIUDIZIARIO: PROCEDURA ASSUNZIONE

Il Ministero della Giustizia ha indetto il concorso operatore giudiziario per l’assunzione di 616 persone da inquadrare nella seconda area funzionale, posizione retributiva F1. Il 30 per cento dei posti messi a concorso, però, è riservato ai volontari in ferma breve e ferma prefissata delle Forze armate, congedati senza demerito durante il periodo di rafferma e volontari in servizio permanente. Come funziona la procedura di assunzione? Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale, viene inoltrata alle amministrazioni regionali competenti la richiesta di avviamento a selezione di un numero di lavoratori pari al doppio dei posti da ricoprire. Entro 45 giorni dal ricevimento della richiesta, le amministrazioni regionali avviano la selezione. Questo vuol dire che verrà formata una graduatoria con un punteggio (relativo alle prove), che poi verrà trasmessa alle Corti di appello competenti per territorio. Ma di cosa si occupa nello specifico questa figura? L’operatore giudiziario collabora nell’organizzazione dei tribunali, delle corti di appello e degli altri enti del Ministero della Giustizia.



CONCORSO OPERATORE GIUDIZIARIO: COMPITI E STIPENDIO

L’operatore giudiziario può ricoprire diverse mansioni. Ad esempio, attività di sorveglianza degli accessi, di regolazione del flusso del pubblico a cui si possono fornire eventualmente indicazioni. Ma si occupa anche di reperire e ordinare fascicoli, atti e documenti. È prevista anche una semplice attività di ufficio, che richiede anche l’uso di sistemi informatici. Inoltre, deve custodire e vigilare beni e impianti. Tra i suoi compiti anche l’attività di segretaria: ad esempio, inoltro di comunicazioni telefoniche a chi di dovere. Infine, lavoro di chiamata all’udienza. Quanto guadagna un operatore giudiziario? Il rapporto di lavoro è a tempo pieno e indeterminato. Riceve uno stipendio mensile 1.516,94 euro (stando alla tabella retributiva in vigore dal primo aprile 2018, che riporta questo importo per coloro che sono assunti nella seconda area funzionale, con posizione retributiva F1), a cui possono essere sommati eventualmente bonus per gli straordinari.

Clicca qui per il bando di concorso pubblico del Ministero della Giustizia per 616 posti di operatori giudiziari