Come abbiamo già detto, sono in tutto 616 i posti a tempo indeterminato messi a disposizione dal maxi concorso del Ministero della Giustizia, il cui bando trova spazio sulla Gazzetta Ufficiale. Una possibilità che in tanti potranno tentare, dal momento che tra i requisiti richiesti è previsto come titolo di studio appena la licenzia media. Tuttavia, ne sono previsti anche altri come l’iscrizione presso i centri dell’impiego ma è aperto anche a coloro che attualmente godono del reddito di cittadinanza. Nessun limite di età se non il compimento dei 18 anni e l’idoneità fisica per lo svolgimento del ruolo previsto da questa figura. Due le prove a cui sottoporsi, previste dall’iter del concorso, ovvero una prova pratica che serve ad accertare l’idoneità del candidato e una prova orale sotto forma di colloquio. Per prova pratica si intende l’abilità nel riordinare fascicoli e nell’uso delle apparecchiature informatiche e si terrà presso la Corte di Appello di competenza nel proprio distretto. Non è prevista alcuna prova preselettiva e la figura prescelta dovrà occuparsi di attività di sorveglianza e regolazione del flusso giornaliero del pubblico e dovrà occuparsi del reperimento, riordino e buona tenuta della classificazione dei fascicoli, atti e documenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ECCO LA PROVA PRATICA

Entro trenta giorni dalla pubblicazione del bando, avverrà la selezione del concorso per Operatori giudiziari da pare delle amministrazioni regionali del ministero di giustizia, attraverso l’avviamento degli iscritti ai centri per l’impiego, per un numero di lavoratori pari al doppio dei postiche bisognerà ricoprire. Entro quarantacinque giorni dalla richiesta, le varie amministrazioni regionali competenti, quindi quelle di Emilia-Romagna, Liguria, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte e Toscana, procederanno alle prove di selezione, che oltre al colloquio prevedranno anche una prova pratica di idoneità circa lo svolgimento delle mansioni che di solito svolge un operatore giudiziario, leggasi le nozioni di base dell’uso del personal computer, ma anche di programmi come la posta elettronica, la videoscrittura, e la capacità di navigare su internet. Inoltre, previsto il riordino di fascicoli cartacei. Una volta che i lavoratori verranno selezionati, questi saranno assunti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, in fascia economica F1, con un obbligo di permanenza sul luogo di lavoro per un periodo minimo di cinque anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



OPERATORE GIUDIZIARIO, BANDO CONCORSO MINISTERO GIUSTIZIA

Vi abbiamo parlato del concorso del ministero della Giustizia per i 616 posti da operatore giudiziario, conosciamo meglio ora cosa prevede il bando. Come vi abbiamo raccontato, la procedura d’assunzione riguarda la copertura di posti vacanti in uffici giudiziari con sede in Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto, ma vediamo la suddivisione dei posti in numeri. Per la sede centrale di Roma sono previste 29 assunzioni, 98 se si conta il distretto della Capitale in toto. Per il distretto di Venezia i posti sono 27, mentre sono 26 per quello di Torino. Come evidenzia Sky Tg 24, a Napoli son presenti ben 86 posti disponibili, mentre a Milano sono 125. Passando alla Calabria, 47 posti suddivisi tra Reggio Calabria e Catanzaro. In Liguria 16 posti per il distretto di Genova, in Toscana 11 posti per il distretto di Firenze. Infine, 35 posti da operatore giudiziario a Bologna e 26 a Bari. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



OPERATORE GIUDIZIARIO, CONCORSO MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

È uscito finalmente il bando di concorso per operatori del Ministero della Giustizia, atteso da tempo da molti aspiranti che nelle prossime ore potranno iniziare a scandagliare il bando pubblico per scadenze, requisiti e informazioni complete sui 616 posti di assunzione messi in palio nel concorso pubblico bandito dal Ministero di Grazia e Giustizia. La selezione avviata dal Ministero riguarda 616 operatori giudiziari non dirigenti da inserire presso gli uffici giudiziari di alcune regioni d’Italia: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto. Non ci sono richieste particolarmente stringenti in merito ai requisiti che andranno comunque ben evidenziati per comprendere chi possa fare domanda: bisogna essere iscritti ai Centri per l’impiego e perciò possono poi prendere parte alla selezione degli iscritti anche tutti coloro che sono beneficiari del reddito di cittadinanza. Serve la maggiore età e la licenza di scuola media e per chi è invece in possesso del Reddito di Cittadinanza basterà presentare la sua candidatura presso il Centro per l’impiego della propria zona, ovviamente dichiarando di essere in possesso dei requisiti minimi previsti.

CONCORSO MINISTERO GIUSTIZIA: BANDO E SCADENZA

Gli altri requisiti necessari per potersi candidare al concorso pubblico per operatori giudiziari, il Ministero della Giustizia li ha così suddivisi nel bando in Gazzetta Ufficiale: «cittadini italiani o di un altro stato membro UE. Possono partecipare anche i familiari di cittadini italiani o UE stranieri ma titolari del diritto di soggiorno (compreso quello permanente)» e infine «avere un’idoneità fisica per lo svolgimento delle funzioni previste dalla procedura». La prova per il concorso pubblico sarà divisa in pratica e colloquio orale: verranno ammessi alle prove di selezione un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili (quindi 1.232 ammessi per 616 posti). In primo luogo verrà stilata una graduatoria in base ai titoli in possesso dei candidati, poi avranno luogo le due prove pratica e orale. La prima avrà luogo presso la Corte di Appello di competenza nel proprio distretto e servirà ad accertare l’idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste. È lo stesso bando a specificare in cosa consisterà la prova pratica: «in grado di riordinare fascicoli cartacei e avere competenze base nell’utilizzo del computer e dei sistemi informatici».

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