Il concorso per i dirigenti scolastici fa ancora discutere e non sembra avere pace: negli scorsi giorni il Miur, nell’ambito della consueta procedura concorsuale, ha consentito la visione di un campione anonimo di 50 elaborati di alcuni candidati partecipanti al concorso Presidi scuola ma pare che molto non “quadri” secondo alcuni che quelli elaborati li hanno letti e visionati. In una lettera-fiume inviata da Annerita Bisceglia ad Orizzonte Scuola vengono scoperchiate tutte le “magagne” presenti nella correzione dei compiti nazionali: «Come membro del “Comitato Trasparenza è Partecipazione”, ho deciso di aderire alla richiesta di “Accesso agli atti” e ho atteso con molta pazienza la risposta del Ministero, a seguito di regolare procedura che consente l’accesso agli elaborati dei candidati ammessi alla prova orale con relativo nominativo, rispetto al quale è pienamente garantito il diritto». Ebbene, dopo diversi giorni di attesa, la comunicazione via mail dal Ministero è arrivata ma qui parte l’iter di insoliti imprevisti: «analizzato il materiale disponibile, ovverosia le prove che avrebbero consentito ai relativi autori di essere successivamente nominati “Dirigenti con riserva”: e siamo rimasti estremamente colpiti, delusi, amareggiati e adirati per gli innumerevoli errori presenti nelle risposte ai 5 quesiti del Concorso per Dirigenti Scolastici».



CONCORSO PRESIDI, LA LETTERA CONTRO LA CORREZIONE

Sviste, disattenzioni, incongruenze con la legge e “svarioni” non accettabili, secondo la dottoressa Bisceglia, vengono visionati dentro quegli elaborati corretti: «riferimento al “Codice dei Contratti pubblici” d.lgs. n.50 del 2016 per la procedura di individuazione dell’Esperto esterno per le Istituzioni scolastiche, il cui riferimento corretto è invece l’art. 7, c. 6 del d.lgs. 165/2001, nonché il D.I. n.129 del 2018, ovvero, al momento dell’espletamento del Concorso, il D.I. n.44 del 2001». Altri errori vengono rilevati, ma purtroppo non finisce qui il “caos-correzione” dietro al concorso Dirigenti scolastici: «abbiamo rilevato che la maggior parte degli elaborati visionati erano mancanti di “sintesi”, requisito costituente uno dei principali parametri della griglia di valutazione». Inoltre, sottolinea ancora la Bisceglia ad Orizzonte Scuola, «l’aspetto ancora più carente é visibile in tutte le risposte sprovviste delle azioni che il DS dovrebbe compiere, il che era finalità specifica e prioritaria dei quesiti, al fine sondare le abilità del futuro Dirigente». Insomma, gli elaborati scelti come “campione” per la correzione in realtà erano pieni zeppi di errori: «Erano i “migliori” ad una selezione effettuata? E se lo erano, dopo la visione dei gravissimi errori che abbiamo riscontrato, cosa c’è da attendersi in quelle prove che i ricorrenti hanno richiesto e che ancora non ci giungono da parte del MIUR?», attacca in conclusione il Comitato Trasparenza è Partecipazione.

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