«Entro febbraio verranno banditi tre concorsi: due per la scuola secondaria e uno per le scuole d’infanzia e la primaria», ha spiegato la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nell’ultima intervista rilasciata a Radio1, nello stesso giorno in cui ha annunciato per domani l’uscita delle nuove materie della Seconda Prova per l’esame di Maturità 2020. Il maxi concorso scuola, suddiviso in diversi bandi, è in attesa ormai dal precedente Decreto siglato dal Governo Conte-1 con il Ministro Miur Bussetti: poi la caduta dell’esecutivo, i problemi interni al Miur con il neo-Ministro Fioramonti e le dimissioni prima di Natale hanno ulteriormente allungato i tempi che ora pare siano destinati a “chiudersi” con i tre prossimi bandi di concorso pubblico nel settore scuola. Sono in tutto quasi 70mila i posti a disposizione nei nuovi concorsi, già stabiliti dal Decreto Scuola: circa 50mila per i professori delle medie e delle superiori e 17 mila per le maestre d’asilo e delle elementari. Come però hanno già evidenziato a loro tempo i sindacati e le associazioni di categoria, i numeri sono “minimi” rispetto ai tanti buchi in organico e ai prossimi pensionamenti: ««I concorsi verranno banditi solo dove ci sono posti vacanti e disponibili» ha ribadito la Azzolina al Sole 24 ore, precisando come nel nostro Paese vi sono «al Nord graduatorie già esaurite da anni e al Sud invece ancora stracolme».
I TRE CONCORSI SCUOLA DEI PROSSIMI MESI
Il primo concorso in arrivo nelle prossime settimane riguarda il concorso ordinario per infanzia e primaria, già previsto dal Decreto Dignità del luglio 2018 dell’allora Ministro Di Maio; saranno invece banditi insieme i concorsi scuola per medie e superiori, ma con differenze nette nelle modalità. La prima selezione avverrà per i precari con almeno tre anni di servizio maturati tra l’anno scolastico 2008/2009 e il 2019/20. Sono in tutto 24mila posti e prevederanno una prova scritta con risposta multipla al Pc e orale per chi ottiene i 7/10, non ci saranno prove preselettive. Nel secondo caso, il concorso è previsto per 26mila neolaureati con modalità ordinaria: a seconda del numero di domande dunque potrà esserci o meno la prova preselettiva. Resta un problema di tempistiche che il Governo dove cercare di risolvere al più presto, anche se di evidente difficoltà: solo il concorso straordinario vedrà i vincitori in classe già dal 1 settembre 2020, per gli altri la selezione si estenderà ad anno scolastico inoltrato e comunque non definitiva fino a settembre 2021. Nel Decreto Scuola vi erano già previste delle soluzioni in merito per contrastare questa problematica, tra cui – ma non l’unica – la possibilità per i precari di lungo concorso del Sud di chiedere il trasferimento al Nord ed essere automaticamente assunti.