Il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, via Facebook ha annunciato il via libera a due concorsi per 50 mila insegnanti. “Via libera al decreto che autorizza il ministero dell’Istruzione a bandire il concorso ordinario per 25 mila docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, cui si aggancia il concorso straordinario per altri 24 mila posti comuni e di sostegno”, ha fatto sapere. Si tratta chiaramente di procedure che andranno a sbloccare i bandi per quasi 50mila assunzioni per gli insegnanti. Il decreto rappresenta un “altro passaggio importante, grazie al quale – scrive Dadone nel suo post – la Funzione pubblica consente al sistema scolastico italiano di procedere in direzione di un rafforzamento degli organici ormai improrogabile”. La Dadone ha quindi aggiunto, con immensa soddisfazione, che “L’Italia va avanti e prende via via corpo la grande stagione di reclutamento nella P.a che abbiamo lanciato dopo anni di austerity e tagli al personale”, conscia che insieme alla collega Azzolina “avremo tanto da fare assieme, ma la strada intrapresa è quella giusta”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Concorso per insegnanti scuola primaria e dell’infanzia 2020
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha reso nota la bozza con le linee guida del concorso per insegnanti di scuola primaria e di scuola dell’infanzia del 2020. Il testo è stato inviato al Miur ed è stato diffuso in queste ore, anche se finché non arriva l’ufficialità del documento, tutto è da considerarsi ancora sul piano delle ipotesi. Di base però le indicazioni principali dovrebbero rimanere quelle riportate nella bozza ma alcune direttive dovrebbero rimanere identiche, come quelle sui requisiti richiesti, laurea, questione dei 24 CFU, modalità di svolgimento del concorso e modalità d’iscrizione da parte dei partecipanti.
Concorso insegnanti 2020: requisiti e 24 CFU
Il Ministero dell’Istruzione ha reso nota la bozza delle linee guida per il concorso insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia 2020. Se tutto dovesse rimanere come riportato nell’attuale versione, il primo requisito richiesto per partecipare al concorso è la laurea in Scienze della Formazione Primaria o un titolo di studio con valore di abilitazione ottenuto entro l’anno scolastico 2001-2002. Per gli insegnanti di scuola dell’infanzia, potrebbe valere anche solo il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002 o lo stesso titolo conseguito all’estero e riconosciuto dal Miur. Per il ruolo di insegnante di sostegno potrebbe essere richiesta un’ulteriore specializzazione, ma è ancora tutto da vedere. Riguardo la questione dei 24 CFU, viene specificato che non dovrebbero essere necessari per le discipline antropologiche, psicologiche e pedagogiche e nelle metodologie didattiche.
Concorso scuola dell’infanzia e primaria: modalità di svolgimento
Nella bozza del Miur viene specificato che il concorso dovrà tenersi in un’unica regione secondo i titoli conseguiti e riguarderà unicamente quelle regioni che per gli anni scolastici 2020-2021 e 2021-2022 riscontrano dei posti vacanti. Sulle modalità di selezione ci sono alcuni dubbi: potrebbe essere inserita una prova pre-selettiva, che sarà sostenuta al computer sulle seguenti materie: comprensione del testo, le capacità logiche e la conoscenza della normativa scolastica. Per la successiva prova scritta, invece, tutti i candidati saranno valutati su con due domande a risposta aperta (incentrata su tematiche di natura disciplinare, professionale e culturale), più 8 domande a risposta chiusa di comprensione della lingua inglese. La prova orale è finalizzata a testare le conoscenze di lingua inglese, progettazione didattica e conoscenza delle discipline.