Un’altra bocciatura per la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, questa volta definitiva. La sesta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Giancarlo Montedoro, è intervenuta sulla querelle delle prove suppletive per i candidati al concorso straordinario bloccati dal Covid, respingendo l’appello proposto dal ministero. Come riportato da Il Mattino, tutto è partito da un ricorso presentato dall’avvocato Guido Marone che assiste una precaria di lungo corso di Educazione fisica originaria di Lagonegro che avrebbe dovuto svolgere la prova il 29 ottobre scorso.



Non poteva però sostenere la prova perché era in quarantena. Quindi, ha presentato ricorso al Tar, vincendo. Ora anche il Consiglio di Stato le dà ragione. Lucia Azzolina aveva detto che per i docenti positivi al coronavirus o in isolamento per positività altrui non potevano affrontare il concorso straordinario. Ma la decisione del Consiglio di Stato rivoluziona tutto il calendario, perché andrà rivisto quando riprenderà la procedura concorsuale. Il Dpcm del 3 dicembre, infatti, ha sospeso tutti i concorsi fino al 15 gennaio 2021.



CONCORSO SCUOLA, UIL VS AZZOLINA “POLITICA DISTRATTA”

Il concorso straordinario scuola si preannuncia impegnativo. Solo in Campania i docenti che non hanno potuto sostenere la prova per motivi connessi al Covid sono 300, secondo una stima della Uil. Invece in tutta Italia sono circa 5mila su una platea di 64.563 candidati. «A questo punto ci attendiamo un intervento del Ministero che possa garantire eguaglianza di diritti a tutti gli aspiranti docenti», ha dichiarato l’avvocato Guido Marone, legale che ha patrocinato il ricorso per il sindacato Uil, come riportato da Il Mattino.



Soddisfazione ha espresso anche Pino Turi, segretario della Uil. «La politica è distratta, invece di agire sul piano dei riconoscimenti dei diritti legittimi, si rifugia nei contenziosi di natura amministrativa giurisdizionale». Non manca una frecciatina alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: «Il concorso è fallito e qualcuno dovrà farsi una ragione». Ma ha spiegato anche cosa propongono: «Un tavolo per il reclutamento che abbia come base una di organici triennali e assunzioni a tempo determinato ma triennali in cui inserire la stabilizzazione».