Dopo i sindacati, è la volta dei presidi ad intervenire sulle polemiche sollevate sul maxi concorso scuola iniziato oggi senza alcun rinvio causa emergenza Covid-19: «i concorsi sono importanti e devono essere svolti perché abbiamo un’esigenza di assumere», spiega il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli, intervenuto a Coffee Break su La7. «Ricordo che abbiamo circa 200mila posti vacanti e assumere personale di ruolo è sempre un fatto positivo», sottolinea il dirigente scolastico di fatto “criticando” la scelta dei sindacati di attaccare il Ministero per non aver bloccato le prove previste da oggi fino al 16 novembre prossimo. «Serve una stabilizzazione del personale precario quindi è giusto farlo con il concorso: per realizzare un’opera di questo tipo servono mesi prima per prepararlo, o si decide di non farlo per l’intera emergenza Covid (che non sappiamo quando finirà), oppure andava fatto»; infine, Giannelli sottolinea come se vi siano le giuste misure di sicurezza anti-contagio, «allora si deve procedere così almeno questa pratica l’abbiamo archiviata».



OGGI PROVA DEL CONCORSO SCUOLA

Dopo il via libera del Tar del Lazio ieri contro l’ultimo ricorso presentato, oggi scatta il maxi concorso straordinario per i docenti del mondo scuola: sono in tutto 32mila le cattedre in palio, con iscrizioni di 64.563 insegnanti in tutta Italia “costretti” tra oggi e il prossimo 16 novembre a viaggi e spostamenti su tutto il territorio nei giorni complessi dei coprifuoco e della risalita dei contagi Covid su scala nazionale. Alle ore 8 stamane ha preso il via la prima prova per i primi 1645 docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado (che ricordiamo devono avere almeno 36 mesi di servizio per poter essere ammessi a questo maxi concorso Miur): oggi i docenti sono suddivisi in 171 aule distribuiti in tutta Italia, con le prove che proseguiranno – per classi di concorso – fino al prossimo 16 novembre (qui il calendario con tutte le prove e le date). La prova d’esame è computer based e durerà 150 minuti: sono previsti cinque quesiti a risposta aperta relativi a conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche sulla materia di insegnamento. Al termine, un quesito composto da testo in inglese con 5 domande a risposta aperta per valutare la comprensione di testo livello B2.



SINDACATI “CONCORSO SCUOLA È FOLLIA”

Per i posti in palio per l’insegnamento di sostegno, la prova del concorso scuola prevede invece cinque quesiti a risposta aperta, tutti finalizzati all’accertamento delle metodologie didattiche da applicare alle diverse tipologie di disabilità e a valutare le conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. A seguire, un quesito anche qui volto a valutare tramite le 5 domande successive (con risposte aperte) la conoscenza della lingua inglese B2. Le regole all’accesso nelle aule d’esame per il maxi concorso straordinario Miur sono le medesime in tutto il Paese: misurazione della temperatura all’ingresso, obbligo di indossare sempre e correttamente la mascherina, nessun assembramento, rispetto della distanza di sicurezza. Durissimi i sindacati nazionali nel commentare la scelta della Ministra Azzolina di confermare e tenere da oggi al 16 novembre il “concorsone” per le cattedre delle secondarie: «Chi si prende la responsabilità di voler fare a tutti i costi questo concorso per la scuola, ne pagherà le conseguenze fino alla fine. Questo concorso è una follia fatto in questo momento di pandemia e il rischio è che ci siano enormi contenziosi. Nel 2017 venne sospeso il concorso per i dirigenti scolastici a causa di una emergenza maltempo: ci aspettiamo lo stesso buonsenso», attaccano le sigle di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda. Durissimo anche il senatore Pd Francesco Verducci, vice presidente Commissione Cultura e istruzione e pure nel governo assieme alla Ministra Azzolina: «la scuola è al capolinea e la ministra deve scendere e confrontarsi. Non voler rinviare il concorso, ed ostinarsi a tenerlo in una situazione di escalation della pandemia è gravissimo. La Ministra si assume una responsabilità enorme».

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