A soli 2 giorni dall’avvio della prova nazionale del concorso straordinario docenti per la scuola secondaria di primo e secondo grado (calendario che andrà avanti fino al 16 novembre, qui tutte le date e le info), arriva la denuncia dei docenti precari che chiedono di rinviare tutto al prossimo anno: dopo le polemiche politiche con le opposizioni che da giorni chiedono al Governo di rinviare al 2021 le prove concorsuali decise dalla Ministra Azzolina, ma ora anche gli stessi insegnanti lanciano l’allarme. «Chiediamo il rinvio del concorso a tempi migliori al fine di arginare i danni di quello che si configura a tutti gli effetti come una bomba epidemiologica di cui qualcuno prima o poi dovrà rendere conto alle famiglie e agli studenti dai quali torneremo in classe il giorno successivo a fare lezione», scrivono diversi docenti precari sul gruppo Facebook “No concorso straordinario durante Covid” che conta già più di 3500 partecipanti.



LA DENUNCIA DEI DOCENTI PRECARI “SI RISCHIA BOMBA DI CONTAGI”

Il concorso dovrebbe coinvolgere oltre 60mila insegnanti in tutta Italia, con spostamenti e viaggi che potrebbero essere un grosso problemi in questa fase molto delicata della pandemia in tutta Italia: «Il rischio – concludono ancora i docenti precari – è che questo concorso si trasformi nella Atalanta-Valencia di febbraio 2020 è altissimo, e noi siamo allibiti dalla miopia del Ministero, del Governo, delle Regioni in tal senso e sconcertati dalla approssimazione e dalla superficialità di una gestione siffatta». La soluzione proposta a Governo e Miur si chiama “stabilizzazione” e viene così illustrata: «Si sono spesi 2,5 miliardi di euro per comprare inutili banchi a rotelle che tra l’altro dopo un mese di scuola non sono stati ancora tutti consegnati, quando bastava un solo miliardo di euro per stabilizzare ben 100 mila precari che da anni ricoprono cattedre con grande professionalità e dedizione». I docenti chiedono così lo stop immediato al concorso straordinario e la stabilizzazione per titoli e servizi ai docenti con almeno 36 mesi di servizio.

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