Il “concorso dei miracoli”, così lo ha definito Massimo Giletti a Non è l’Arena. Ci riferiamo al concorso di Allumiere, municipio alle porte di Roma. Vi hanno partecipato 625 persone e, come previsto dal bando, in 20 sono stati ammessi alle prove successive. All’improvviso però è accaduto qualcosa di strano, miracoloso. Al ventesimo ed ultimo posto valido per passare alla fase successiva non compare solo un nome, ma ve ne sono oltre 85, tutti a pari merito. Di conseguenza, alla fase successiva vengono ammesse oltre cento persone. Di fatto, ad Allumiere vanno i 5 vincitori del concorso, gli altri sono idonei ma non vincitori. Visto che la legge, per evitare di spendere soldi ripetendo i concorsi, permette agli enti di attingere alle graduatorie dei comuni vicini, da quegli idonei attinge il Consiglio regionale del Lazio con 16 persone. Una miriade di comuni della provincia di Roma, da Guidonia a Montecelio, passando per Tivoli e Monterotondo, attingono dagli altri idonei.
L’altro aspetto curioso dello scandalo Concorsopoli Lazio è che queste persone sono tutte vicine al mondo dei partiti, in particolare al Pd. “Noi abbiamo chiesto l’azzeramento di tutto l’ufficio di Presidenza del consiglio regionale e pensiamo che Zingaretti non può essere totalmente esente da responsabilità”, ha dichiarato la consigliere regionale Chiara Colosimo, di Fratelli d’Italia, che chiede anche l’annullamento del concorso.
CONCORSOPOLI LAZIO, GILETTI CHIEDE “DIMISSIONI”
Massimo Giletti ha anche mandato un giornalista nel comune di Allumiere, ma ha trovato grosse difficoltà nel parlare col sindaco Antonio Pasquini, che addirittura inizialmente ha pure provato a impedire l’ingresso alla telecamera. Poi però il primo cittadino ha deciso di parlare del concorso di Allumiere, spiegando che a suo avviso tutto è stato regolare e che toccherà eventualmente alla magistratura fare chiarezza. Ma il giornalista di La7 si è recato anche nella sede della Regione Lazio per provare a parlare con Mauro Buschini, il presidente del Consiglio regionale del Lazio che in seguito a questa vicenda si è dimesso. Il conduttore è stato durissimo: “Si dovrebbero dimettere tutti”. Guarda caso il sindaco, invitato da Massimo Giletti, non si è presentato in trasmissione. Quel che sorprende è il fatto che dando un’occhiata ai nomi degli assunti ci si rende conto che sono amici del sindaco, mariti e mogli, segretari di partito, consiglieri comunali, assistenti degli uffici di presidenza. Ci sono anche amministratori e dirigenti politici riconducibili al Pd, due in particolare a Mauro Buschini, che appunto si è dimesso. Il governatore Nicola Zingaretti tace, ma l’imbarazzo è tanto per lo scandalo Concorsopoli Lazio.