Condannato a morte vuole donare un rene per “salvare una vita”
Un condannato a morte in Texas ha chiesto un rinvio della sua esecuzione, fissata per la giornata di ieri, mercoledì 13 luglio, per poter donare un rene. Ramiro Gonzales, di 39 anni, ha ottenuto lunedì la sospensione della pena capitale, ma la ragione che ha spinto la corte a condonargli la pena non è legata alla donazione del rene. A fine giugno il detenuto aveva domandato, attraverso i suoi legali, al governatore del Texas un rinvio di 30 giorni della sua esecuzione, ma a quanto pare finora gli era stato sempre negato.
Tuttavia, lunedì c’è stata una svolta inaspettata nel caso di Gonzales, quando la Corte d’Appello statale ha emesso la sospensione della sua esecuzione a causa di “testimonianze di esperti false e materialmente inesatte”, a quanto cita CNN. In sede processuale, infatti, il dottor Edward Gripon aveva dichiarato che Gonzales rappresentasse un possibile pericolo futuro. Nel frattempo, il condannato a morte da tempo nutriva il desiderio di donare un rene, secondo i suoi legali per fare ammenda dell’omicidio commesso nel 2001, ma senza l’intento di evitare completamente la condanna a morte.
Finora negata la donazione del rene al condannato a morte
Il condannato a morte volenteroso di donare un rene prima dell’esecuzione, insomma, non nutrirebbe il desiderio di evitare la sedia elettrica e lo conferma anche il pastore ebraico con il quale intrattiene una corrispondenza dal carcere. Lui, Michael Zoosman, intervistato da CNN, afferma che nelle loro corrispondenze Gonzales non ha “mai indicato che sentiva che questa sarebbe stata una via d’uscita o un modo per salvargli la vita”. Secondo il pastore, il suo desiderio di “salvare una vita” è autentico e non si aspettava che questo potesse portare “alla sua clemenza”.
Ramiro Gonzales, il condannato a morte che vorrebbe donare un rene, è stato condannato nel 2006 alla pena capitale, in seguito all’omicidio della sua ragazza avvenuto nel 2001. A quanto si è appreso in sede processuale, lui era alla ricerca di droga e sapeva che la sua ragazza avrebbe potuto procurargliela. Appurata l’assenza dello spacciatore, però, avrebbe legato, derubato, seviziato e infine ucciso la ragazza. Nel 2021 è iniziata la corrispondenza con Zoosman, che afferma che lui non ha “mai trovato scuse per quello che ha fatto”. L’idea di donare il rene gli sarebbe venuta quando il pastore ha nominato, in una lettera, una persona della sua congregazione che aveva bisogno di un nuovo rene. La richiesta della donazione è arrivata a fine giugno, ma fino ad ora la corte del Texas gliela avrebbe sempre negata, soprattutto perché avrebbe tardato la data di esecuzione.