Dopo una pratica di divorzio il marito è stato condannato dal tribunale a pagare i lavori domestici eseguiti negli anni precedenti dalla moglie. La notizia, riportata in Italia dall’Huffington Post citando la Bbc, giunge dalla Cina, e precisamente da Pechino. La decisione del giudice, per certi versi sorprendente, si basa sul nuovo Codice civile della repubblica popolare cinese, che è entrato in vigore da poco; fino ad ora, quando marito e moglie si separavano, dovevano dividersi solamente i beni materiali, a cominciare da case e auto, mentre gli alimenti venivano corrisposti solo nel caso in cui fra i due ex coniugi vi fosse un accordo prematrimoniale.
Con il nuovo codice, però, è stato stabilito anche un compenso per “risarcire” i lavori di cura che la signora Wang ha svolto durante i precedenti cinque anni di convivenza con Chen, appunto l’ex marito. Il tribunale ha dato ragione alla donna, che durante il processo sosteneva che l’uomo non svolgeva mai i lavori domestici, incombenza di cui la stessa era costretta a farsi carico.
CONDANNATO A PAGARE EX MOGLIE: “LAVORO DOMESTICO TRA I BENI IMMATERIALI”
“Il lavoro domestico è catalogabile tra i beni immateriali”, la sentenza del giudice del tribunale di Pechino, condannando Chen a pagare all’ex moglie una somma di 50mila yuan, che al cambio fanno circa 7mila euro, per una media circa 1.400 euro per ogni anno di lavori domestici svolti. Inoltre, l’ex marito sarà costretto a pagare alla moglie anche 250 euro al mese di alimenti, in quanto la stessa ha ottenuto la tutela del figlio. Ovviamente la notizia ha fatto il giro del web scatenando un gran dibattito, in particolare sui social network: “Alcuni utenti – riportano i britannici della BBC – hanno sottolineato che 50.000 yuan per cinque anni di lavoro sono troppo pochi. Altri hanno affermato che gli uomini dovrebbero assumersi più compiti domestici. Altri ancora hanno invitato le donne a non abbandonare la loro carriera dopo il matrimonio”.