Sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presieduto da Matteo Salvini, è stato pubblicato il primo pacchetto di norme relative al condono edilizio, fortemente voluto e più volte citato dal leader della Lega. Lo scopo è quello di “sanare tutte le piccole difformità o le irregolarità strutturali delle abitazioni”, accogliendo le richieste “dalle Amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio”, che andrebbe a beneficio, secondo stime del Consiglio nazionale degli ingegneri, di circa “l’80% del patrimonio immobiliare italiano”.



Nel documento pubblicato sul sito del dicastero guidato da Salvini, si prevedono quattro possibili sanatorie per il condono edilizio, che vanno delle difformità “di natura formale“, legate all’interpretazione delle norme che regolano la disciplina, fino alle “difformità edilizie ‘interne‘” delle singole abitazioni, come la costruzione di soppalchi, tramezzi o scale. Un articolo, inoltre, regola le sanatorie per le difformità insanabili in virtù della “disciplina della ‘doppia conforme‘” che blocca da anni centinaia di interventi. Infine, nella prima tornata di norme per il condono edilizio è prevista anche la possibilità di cambiare la destinazione d’uso degli immobili, purché le due categorie siano “omogenee”.



Matteo Salvini: “Con il condono edilizio rimetteremo milioni di immobili sul mercato”

La norma sul condono edilizio era stata ventilata già il mese scorso da Matteo Salvini, in sede di un question time alla Camera, nel quale aveva ricordato che ci sono “milioni di immobili che potrebbero essere rimessi sul mercato“, con pratiche sanatorie bloccate “in alcuni casi da 40 anni”, che intasano “gli uffici tecnici comunali”. Concedere una pace edilizia, invece, secondo Salvini è un modo per far “ripartire il mercato immobiliare”.

La presentazione della bozza sul condono edilizio, invece, è stata fatta solamente pochi giorni fa nel corso di una riunione che si è svolta al dicastero alla presenza del vicepremier Salvini, dei rappresentati del Dipe (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e ad una 50ina tra istituzioni, enti, associazioni, ordini e fondazioni settoriali. Lo scopo del condono edilizio, riporta la bozza pubblicata sul sito del Mit, è quello di tutelare i proprietari immobiliari che faticano a ristrutturare (e, di conseguenza, vendere) i loro immobili per via della regolazione stringente e, spesso, poco chiara. Similmente, si alleggeriranno gli uffici comunali, sollevandoli da centinaia di pratiche da tempo bloccate che ne riducono l’efficienza complessiva.