Si parla di un possibile nuovo condono edilizio stamane negli studi di Uno Mattina e ospite vi era il noto commercialista Gianluca Timpone, ma anche Vincenzo Pepe, presidente di Fare Ambiente, che hanno cercato di spiegare come funzionerebbe la nuova sanatoria. “Sono stati individuati dei punti fermi – precisa Gianluca Timpone – se quando abbiamo costruito il nostro immobile c’è una differenza fra progetto e ciò che è stato realizzato, questo può essere sanato con questa proposta. Magari abbiamo variato gli spazi interni, un tramezzo o un soppalco, in questo caso trattasi appunto di lievi modifiche che rientrano nell’eventuale proposta di sanatoria”.
E ancora: “Se un determinato lavoro nell’immobile quando l’ho realizzato poteva essere fatto, poi la legge è cambiata, bisogna unificare le due normative in quanto il cittadino ha seguito la norma di legge. Dulcis in fundo va creata una sorta di uniformità interpretativa”.
SANATORIA E CONDONO, PEPE: “UN AIUTO ALL’AMBIENTE”
Il presidente di Fare Ambiente, Vincenzo Pepe, si è soffermato invece sull’aspetto ambientale: “E’ un aiuto. Noi dobbiamo fare le case green e lo possiamo fare solo se abbiamo tutto in regola. Si parla di costi di 40/50 mila euro che però si possono fare solo se tutto a posto. L’Onu – ha aggiunto – dice che in Europa 100mila ettari ogni anno vengono edificati, noi dobbiamo recuperare l’edilizia esistente, possiamo tutelare biodiversità e agricoltura”.
“Piccole modifiche interne alla casa – ha continuato – senza modificare la volumetria, perchè non fare una sanatoria? Oggi il consumo del suolo è il primo degrado ambientale, quindi la sanatoria non è negativa, una cosa è il grande abusivismo edilizio, un’altra sono piccole modifiche. Ci sono 170mila pratiche di sanatoria presso gli uffici di Roma e dobbiamo sburocratizzarle”.
SANATORIA E CONDONO, PEPE: “SE VOGLIAMO CHIEDERE I BONUS…”
Vincenzo Pepe ha proseguito: “E’ più che morale dire che si vuole sanare la situazione, e poi ci si mette in regola anche per motivi economici, se ci sono dei bonus io non posso chiederli se ci sono difformità. Molte di queste piccole irregolarità non causeranno demolizioni, non succederà mai, e poi i Comuni possono usufruire di un gettito economico, quindi è vantaggioso”. Timpone aggiunge: “Se non coincide la planimetria con lo stato di fatto il notaio non mi permette di vendere la casa”, e ancora: “Se aumenta la superficie dell’immobile pagherò anche più di tasse, quindi vi è un minimo di ritorno per le casse dello stato”.
In conclusione Vincenzo Pepe precisa: “L’ambiente è un valore ma il nostro atteggiamento deve essere ragionevole e non ideologico e fondamentalista, l’ambiente siamo noi, noi vogliamo stare bene e se vogliamo stare bene significa fare il tramezzo per fare il bagno al nonno…”. Insomma, promossa la possibilità di un nuovo condono che può essere utile a tutti, all’ambiente, ai proprietari di casa e anche ai comuni.