La Cassazione ha rigettato il ricorso dell’ex segretario generale della Camera di Commercio di Cosenza, Donatella Romeo, nei confronti della stessa Camera di Commercio consentina. Si mette quindi la parola fine alla vicenda, riconoscendo la legittimità dell’operato dell’ente e il diritto della Camera a riavere le somme che l’ex segretaria generale ha illegittimamente percepito a titolo di indennità di posizione. Nel dettaglio la Suprema Corte ha respinto il ricorso presentato dalla dottoressa Donatella Romeo contro l’ente stesso, a seguito della sentenza in Appello a Catanzaro che la condannava a restituire l’importo netto che le era stato corrisposto come indennità di posizione per l’anno 2014 in misura eccedente l’importo minimo inderogabile previsto dal CCNL applicato al settore.



I magistrati supremi, nell’adunanza dello scorso 13 settembre 2023, hanno dichiarato parte inammissibili e parte infondati i motivi di ricorso rigettando integralmente l’impugnazione e condannando, di conseguenza la ricorrente dovrà pagare le spese processuali e versare in misura aggravata gli importi dovuti ai sensi delle norme che regolano i processi innanzi alla Corte di Cassazione. Soddisfatto Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio Cosenza, che ha commentato: “La pronuncia della Corte di Cassazione conferma la legittimità del nostro operato e ringrazio lo studio Ferrari-Ponte per averci egregiamente rappresentati e difesi in questa vicenda. Si tratta per noi di una seconda vittoria che si aggiunge a quella già ottenuta con l’archiviazione della denuncia penale presentata nei miei confronti dall’ex segretario generale nel 2016, la cui infondatezza fu allora dimostrata in modo eccellente dall’Avv. Nicola Carratelli, al quale oggi pure va il mio ringraziamento”.



DONATELLA ROMEO, CASSAZIONE LA CONDANNA A RESTITUIRE SOMME PERCEPITE IN MANIERA INDEBITA: IL COMMENTO DI KLAUS ALGIERI

Algeri, in merito alla sentenza della Cassazione contro Donatello Romeo aggiunge e conclude: “In quella occasione il Pubblico Ministero aveva formulato richiesta di archiviazione alla quale la dott.ssa Romeo si era opposta, ma il G.I.P., recependo le tesi del P.M. e del difensore, rigettò l’opposizione e dispose l’archiviazione. Rispetto a tale ultima vicenda, rimane l’amarezza per aver assistito ad un tentativo di cattivo gusto di traghettare in ambito penale una questione puramente amministrativa”.



“Quella che registriamo oggi – conclude il Presidente della Camera di commercio – non è solo una vittoria ma un atto di giustizia nei confronti di tutti quei dirigenti per bene che lavorano ogni giorno per il buon andamento della Pubblica Amministrazione”.