Il film La Conferenza è tratto dalla storia vera della Conferenza di Wansee tenutasi nel gennaio del 1942. La pellicola, diretta da Matti Geschonneck e realizzata insieme a Magnus Vattrodt e Paul Mommertz, racconta con uno stile documentaristico ciò che accadde realmente durante la famigerata conferenza di Wannsee. Siamo in una villa situata sulla riva del lago Grober Wannsee a Berlino e quindici personaggi di primo piano del regime nazionalsocialista, del partito e delle Schutzstaffel si riuniscono per definire nei minimi dettagli la cosiddetta «soluzione finale della questione ebraica», ovvero un piano inquietante per lo sterminio di milioni di ebrei.



Storia vera Conferenza di Wannsee che sta dietro al film La Conferenza

Un piano maligno, terribile, fuori da ogni logica. Questo è stata la Shoah. Eppure, nella sua follia, ogni cosa dietro alla terribile storia dell’Olocausto, era pensata e ragionata nei minimi dettagli. Il tutto fu infatti deciso e stabilito con cura e minuzia nella Conferenza di Wannsee, tenutasi nel gennaio 1942 in una villa sulla riva del lago Grober Wannsee, nella periferia a sud di Berlino. All’incontro parteciparono quindici personaggi di primo piano del regime nazionasocialista, del partito e delle SS, tra cui quattro segretari di Stato, due funzionari pubblici e un sottosegretario. L’idea era quella di progettare la “soluzione finale” per lo sterminio di milioni di ebrei.



Nella conferenza, Heydrich presentò un progetto di una “soluzione finale” basata sulle deportazioni in massa nei territori sovietici occupati. Al piano, il generale tedesco lavorava dalla primavera 1941, ma tale progetto si sarebbe potuto attuare solo a guerra finita. Lo scopo del piano era quello di deportare 11 milioni di ebrei da tutta Europa verso il futuro impero tedesco, per poi sterminarli fisicamente attraverso lavoro forzato, condizioni di vita pessime nei lager, fucilazioni immediate e sterilizzazioni di massa.

Conferenza di Wannsee, il verbale giunto fino a noi come documento cruciale

Il verbale della Conferenza di Wannsee testimonia che era necessario determinare la categoria di persone alle quali erano diretti tali provvedimenti, concordare la procedura delle deportazioni di 11 milioni di persone da destinare ai lavori forzati, e infine uccidere i sopravvissuti e gli inabili al lavoro. Il documento restituisce con estrema chiarezza le fasi del processo decisionale che portarono allo sterminio degli ebrei, che coinvolse in prima persona Hitler, Himmler, Heydrich e altri leader del nazionalsocialismo.



Il verbale è uno dei pochi documenti giunti a noi e riporta l’esito del dibattito sul progetto globale di sterminio degli ebrei senza usare formule ermetiche, ma spiegando tutto con estrema chiarezza, senza alcun codice. Nel verbale fu inoltre conteggiata la popolazione ebraica stimata di ogni paese europeo, compresi gli “ebrei per religione”. Invece di uccidere gli ebrei attraverso mancanza di cibo, fatica e fucilazioni, proprio nel corso della Conferenza di Wannsee si prospettò la possibilità di utilizzare le diverse tecniche di sterminio poi realmente messe in atto, come le camere a gas.