LE 2 LINEE DI AZIONE DEL PIANO VACCINALE

Arcuri annuncia un percorso parallelo con le Regioni nella campagna di vaccinazione: «da un lato Pfizer e Moderna per le categorie più a rischio e per gli over 80 con l’obiettivo di abbassare la letalità», mentre con AstraZeneca si andrà a procedere con gli under 55 per insegnanti, forze dell’ordine, forze armate, servizi essenziali, carceri e comunità. La seconda linea della campagna vaccinale vede come obiettivo il calo della moltiplicazione del contagio nel Paese: «il vaccino AstraZeneca lo usiamo per ridurre la diffusione del contagio, in attesa che l’EMA ci autorizzi a utilizzarlo anche per gli over 55». Solo con la copertura ampia della nostra popolazione si potrà uscire dalla “lunga notte”, e questo andrà fatto al momento con questa doppia “linea di azione” tra Pfizer-Moderna e AstraZeneca nelle differenti categorie.



14 MILIONI DI DOSI NEL PRIMO TRIMESTRE

Entro il primo trimestre avremo 14 milioni di dosi di vaccino, considerato anche le scorte per le seconde dosi per vaccinare 7 milioni di italiani: «è quello che si può fare, il piano vaccinale c’è, non è vero che manca!», si difende Arcuri dalle polemiche degli scorsi giorni e lamentando che le dosi nel primo trimestre avrebbero dovuto essere 28 milioni, esattamente il doppio. «Riceveremo il 50% delle dosi di vaccino in meno di quello previsto: non importa se sia tanto o poco, l’importante è che il piano vada avanti senza perdere un minuto sull’arrivo delle dosi». Dove si vaccinano le persone? 293 punti iniziali in tutte le Regioni, i luoghi delle consegne, che poi provvedono a consegnare nei vari punti di somministrazione sparsi sul territorio (quasi un migliaio).

A questi luoghi si aggiungeranno le tanto discusse “Primule”, «luoghi esterni strutturati con qualche identità ed evocatività che si aggiungeranno agli altri punti di somministrazione decisi dalle Regioni perché anche nelle nostre città ci potranno essere dei luoghi per il vaccino». Si è chiusa la prima fase di bando pubblico sulle Primule, sono pervenute 4 offerte su 31 imprese per candidarsi alle realizzazione, «abbiamo chiesto al Consiglio Nazionale di ingegneri, architetti, all’Anci e alle Regioni per designare un componente della commissione per valutare queste richieste e scegliere quella migliore». Il sistema informativo è a regime, le Regioni hanno attivato i meccanismi di prenotazioni per gli over 80 con tre modalità: «autonomi si recheranno nei punti di somministrazione in orario e data che il sistema di prenotazione darà; i non autonomi faranno vaccino a domicilio; non in condizione di spostarsi ma di uscire dal proprio domicilio, verranno accompagnati nei punti dove si somministrerà il vaccino». Il vaccino di AstraZeneca invece ancora deve essere deciso dove sarà somministrato: «lavoriamo con Interni, Difesa, Giustizia, Istruzione e Infrastrutture, i ministeri che ci aiuteranno nelle prime vaccinazioni delle suddette categorie».

LE DOMANDE AD ARCURI

Ha parlato con il Premier Draghi per la campagna di vaccinazione?
«Il Presidente incaricato Mario Draghi sta facendo le consultazioni con i partiti….».

Il nome di Guido Bertolaso al suo posto?
«Non rispondo perché io non giudico, ma lavoro».

Vaccini in Ue: la situazione in vista del vaccino russo Sputnik V
«L’Unione Europea ha negoziato e acquisto 6 vaccini: se altri candidati vaccini si sottoporranno alla valutazione dell’EMA, se saranno approvati e se l’AIFA pure, e se l’Unione Europea li includerà nel basket di vaccini disponibili, perché no il vaccino russo anche in Italia».

Protocollo con medici di base: perché non sono stati coinvolti prima?
«I medici di medicina generale lavorano con noi in altre fasi del contrasto anti-Covid: non sono stati coinvolti prima per la banale ragione che le caratteristiche dei vaccini sul freddo e la conservazione impedivano l’attivazione una distribuzione capillare. Con AstraZeneca invece vengono coinvolti, sarà molto importante il loro apporto ma dovrà essere ahinoi alla accelerazione della campagna, così loro potranno essere i nostri punti di prossimità maggiore con i loro assistiti».

Medici in attività privata: non sono ancora stati vaccinati, quando avverrà?
«Macro indicazioni alle Regioni, poi sono loro che producono il piano effettivo: il mio auspicio è che la medicina privata venga vaccinata al più presto».

Produzione vaccini Pfizer-Moderna in Italia: è plausibile e in che tempi avverrebbe?
«L’Italia insieme ad altri Paesi Ue ha promosso questa istanza in seno alla Commissione. Non è una cosa semplice però, serve che i produttori siano d’accordo e che poi forniscano i requisiti perché questa “facilities” possa essere organizzata per produrre esattamente quel vaccino».

Suo nome è stato nello scontro tra Conte e Renzi nella crisi di Governo: si rimprovera qualcosa nella gestione dell’emergenza?
«Io non giudico e non penso, io lavoro: non saprei cosa dire».

Drive through tamponi e Drive In sui vaccini: lo stato dell’arte
«Osservo con qualche ansia l’andamento della campagna vaccinale quotidiano: non posso che ringraziare la moltitudine di persone impegnate nella campagna, non ho rimprovero o pentimenti. Sento troppe parole e discussioni… io sono convinto che la campagna di vaccinazione italiana, primo Paese in Ue per numero di vaccinati, secondo per numero di dosi somministrate, potrà avere un’accelerazione clamorosa in funzione dell’arrivo del numero delle dosi. Il piano è sofisticato e i numeri lo dimostrano: i drive in saranno un’ulteriore strumento non appena ci saranno le dosi».

Monoclonali: ci sarà una data per la produzione in Italia?
«L’Aifa ha approvato i primi due, aspettiamo il perfezionamento del processo burocratico che serve dopo l’autorizzazione e quando il Ministero della Salute nelle prossime ore io potrò essere messo in campo con velocità e spazio di azione maggiore».

L’ARRIVO DELLE DOSI DI ASTRAZENECA

«Siamo il primo Paese europeo per numero di persone vaccinate per prima e seconda dose», spiega il commissario Domenico Arcuri aprendo la conferenza stampa, «nonostante i tagli imprevisti subiti, l’andamento della campagna sta riprendendo a ritmi accettabili e le somministrazioni stanno aumentando costantemente». Il piano vaccinale preparato assieme a Iss, Ministero della Salute e Regioni è stato modificato nei giorni scorsi e «procede alla velocità massima compatibile con il numero di dosi in arrivo in Italia», sottolinea ancora Arcuri, somministrato l’80,6% delle dosi da parte delle Regioni.

Nella giornata di ieri sono state somministrate 95mila dosi in un giorno solo, il numero massimo fino ad ora: il piano funziona a pieno ritmo secondo Arcuri, «procederà con velocità maggiori quando i vaccini saranno disponibili in maggiori dosi e con più aziende produttrici di vaccini». Con Pfizer e Moderna si è aggiunto anche AstraZeneca, le prime 249.600 dosi arriveranno in Italia domani all’HUB di Pratica di Mare e distribuite dall’Esercito alle Regioni: «dalla prossima settimana si potrà somministrarlo agli italiani. Si applica così la platea di categorie prioritarie per la vaccinazione». Restano 4 le distinzioni di categorie per la vaccinazione: la fase 1 (operatori sanitari-Rsa-anziani over 80), fase 2 (over 60), fase 3 (lavoratori servizi essenziali e insegnanti), fase 4 la restante parte della popolazione: 6 milioni circa gli italiani nel primo gruppo, con 13 milioni di vaccini disponibili considerando la doppia dose. Nel piano è stata prevista la fase successiva con gli “over 60” che già abbiamo cominciato con la somministrazione: il terzo gruppo riguarda invece forze dell’ordine, personale carceri e chi ci vive, le comunità e i lavoratori dei servizi essenziali. Infine, quello che resta della popolazione italiana.

VERSO LA CONFERENZA STAMPA DI ARCURI

Si sposta al venerdì l’appuntamento settimanale con la conferenza stampa del Commissario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri: con la consueta diretta video streaming sul canale YouTube di Invitalia, a partire dalle ore 11.30 verrà fatto il punto sulle attività di contenimento e contrasto all’epidemia. Non solo, dopo il via libera nei giorni scorsi dalla Conferenza Stato-Regioni con il parere Cts, da lunedì scatterà in tutta Italia il nuovo piano vaccinale anti-Covid aggiornato dopo le ultime novità di AstraZeneca con la somministrazione consigliata per diverse categorie solo agli under 55.

Dopo il “rabbocco” delle dosi di Pfizer, Moderna e ora anche AstraZeneca, il Ministero della Salute con il Commissario Arcuri hanno aggiornato la fase 2 e 3 dei vaccini: mercoledì scorso sono state presentate alle Regioni le novità principali sul piano, tra cui il criterio di distribuzione delle dosi e le tempistiche più “ristrette”. La fase 2 comprenderà gli over 60 con elevato rischio di malattia grave, oltre al personale scolastico definito “ad alta priorità”: la fase 3 invece vedrà vaccinati i lavoratori dei servizi essenziali, gli insegnanti, le persone in carcere e in comunità, le forze dell’ordine e chi ha malattia cronaca. Saranno due fasi importanti che partiranno di fatto assieme da lunedì prossimo, mentre la fase 4 rimane per la restante parte della popolazione: la possibilità di anticipare l’inizio della fase 3 è dovuta all’invio delle dosi di AstraZeneca con consiglio dell’Aifa da indirizzare agli under55.

I POSSIBILI TEMI DELLA CONFERENZA

Gli altri possibili temi che interesseranno la conferenza stampa del Commissario Arcuri restano ancorati alla stretta attualità dell’emergenza sanitaria, a cominciare dalle più che prevedibili domande sull’attuale crisi di Governo e cambio a Palazzo Chigi da Conte a Mario Draghi. Arcuri rimarrà al suo posto? La gestione sanitaria del Cts subirà modifiche con il prossimo Governo? Il Commissario darà la sua versione, come del resto aggiornerà sullo stato dell’arte delle nuove preoccupanti varianti riscontrate nel nostro Paese nei giorni scorsi in Lombardia, dalla “brasiliana” a quella “sudafricana”. Nel frattempo ieri un importante pronunciamento dell’Aifa ha specificato che le sospette reazioni avverse segnalate per i vaccini Pfizer-BioNTech e Moderna finora «sono in linea con le informazioni già presenti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto dei vaccini e le analisi condotte sui dati fin qui acquisiti confermano il loro profilo di sicurezza» (la sorveglianza dei vaccini Covid riferiscono delle segnalazioni di sospetta reazione tra il 27 dicembre e il 26 gennaio scorso per i vaccini già somministrati).

Da ultimo, ieri è emerso il botta e risposta tra Arcuri e il deputato della Lega Daniele Belotti in merito al bando sulle “primule”, i centri di vaccinazione che andranno installati in diversi punti del Paese come previsto dal piano vaccinale di Arcuri: il deputato leghista di Bergamo nei giorni scorsi aveva chiesto la sospensione del bando per l’acquisto e l’installazione dei primi 21 tendoni da adibire a centri di vaccinazione, mentre il commissario ha risposto «i costi del bando sono stati calcolati tenendo conto di quelli praticati dal mercato per analoghe strutture ad uso sanitario, quali si sono dovute purtroppo allestire, per tutto lo scorso anno, presso gli ospedali, negli spazi fieristici, nei parcheggi. Piuttosto, trattandosi di , si confida che le offerte che stanno pervenendo presentino incoraggianti ribassi. Mi preme sottolineare – conclude Arcuri – che l’utilizzazione delle ‘primule’ è, comunque, integrativa e non sostitutiva di altre tipologie di centri di somministrazione dei vaccini, volta com’è a potenziare complessivamente la capacità vaccinale sull’intero territorio nazionale e ad avvicinare la profilassi alle persone di un contesto facilmente raggiungibile, confortevole e sicuro, anche per gli operatori sanitari».