«Si conferma che la tendenza della curva Covid sia in calo da ormai 30 giorni, le misure funzionano», spiega il commissario Arcuri aprendo la conferenza stampa sull’analisi settimanale dell’emergenza Covid. 95% in isolamento domiciliare il 4,1% ricoverato in ospedale, lo 0,4% ancora in terapia intensiva: «abbiamo una buona notizia, ovvero il tasso di positività è pari al 7,9% e non era così basso dal 20 ottobre».



I numeri, spiega ancora Arcuri, non devono rassicurare ma indicano la strada da seguire nei prossimi giorni: «bisogna essere cauti, pazienti e responsabili nei prossimi giorni». Da domani l’Italia si tinge di rosso e il sacrificio ulteriore dei cittadini «saranno compresi perché necessari»: serve vivere un Natale «buono, responsabile e senza dover poi rivedere una terza ondata nelle prossime settimane». La campagna sui vaccini non può avvenire in un’ondata pandemica alta, prosegue ancora Arcuri presentando le ultime novità sul piano vaccinale in avvio il 27 dicembre prossimo: «approvazione di un vaccino in soli 10 mesi è un risultato straordinario della scienza contemporanea e del quale essere tutti orgogliosi e riconoscenti alle migliaia di scienziati che li hanno prodotti». La scienza ci ha messo 10 mesi ad arrivare ad un risultato straordinaria e ora «abbiamo il Vaccine Day che ce lo testimonia». Sono 9mila dosi quelle in arrivo per il 27 dicembre (giorno simbolico per tutta l’Europa), «la Pfizer però ha assicurato che già dal 28 dicembre arriveranno altre 450mila dosi che verranno direttamente dall’azienda portate nei 300 punti di somministrazioni scelte con le Regioni»: significa che nella settimana successiva «speriamo di poter continuare la vaccinazione di massa delle prime categorie beneficiate, medici, sanitari e Rsa».

“VACCINE-DAY IL 27 DICEMBRE”

Le dosi del vaccino Pfizer arriveranno dal Belgio allo Spallanzani di Roma dove verranno “stoccati” e suddivisi – grazie all’Esercito – negli altri 20 presidi nazionali dove poi avverranno i singoli trasferimenti ai 300 punti selezionati con Regioni e Province. Arcuri prosegue nella conferenza stampa «non ci saranno corsie preferenziali, arriverà il turno per tutti gli italiani che vorranno vaccinarsi. Non conserveremo dosi nei nostri magazzini, deve arrivare subito nei luoghi di somministrazione». La struttura del commissario metterà in campo una molteplicità di sistemi di informazione anche tra i più innovativi «per non lasciare indietro nessuno. Chiediamo agli italiani di non agitarsi o cercare scorciatoie più veloci: sarà gratuito per tutti e obbligatorio per nessuno», ribadisce il commissario scelto dal Governo Conte. Tutti sapranno per tempo dove andare a farsi il vaccino e quando: «è interesse di tutti raggiungere questa immunità di gregge il prima possibile, si raggiunge solo con ordinata scansione della vaccinazione. Il virus in sé non è preoccupante ma lo diventa quando attacca il corpo di una persona fragile». Quando però il più possibile di queste persone anziani o con patologie, allora il virus potrà iniziare ad essere innocuo, spiega ancora Arcuri: «progressivamente il Covid smetterà di essere terribile come è stato in questi mesi». Le siringhe comprate da Arcuri serviranno per somministrare il maggior numero possibile di dosi (5 o 7) da ogni fiala Pfizer e qui il commissario torna a difendere l’acquisto da lui sostenuto: «Aifa ha già pubblicato le Faq sulla somministrazione del vaccino Pfizer, nelle “procedure” si leggono i consigli pratici che archivia il presunto ‘giallo’ delle siringhe, tanto rumore per nulla… quanta pazienza ci vuole» (evidente il riferimento polemico alle inchieste sorte sui bandi di gara per le siringhe, ndr).

LE DOMANDE AL COMMISSARIO ARCURI

La chiamata alla vaccinazione come avverrà? Asl, medico o app?

«Da fine gennaio ci sarà campagna di informazione molto invasiva e spero persuasiva per far comprendere agli italiani il calendario dei vaccini e la loro importanza capitale: pensiamo che soprattutto le persone fragili verranno contattate da noi tramite il sistema sanitario nazionale e regionale».

Appalto mascherine dalla Cina: lei conosce Mario Benotti, accusato di aver ‘trafficato’ tramite il commissario?
«Chi fa il mio mestiere commetterebbe errore imperdonabile a commentare indagini che sono in corso: risponderò quando le indagini saranno concluse. Ho il dovere di fare trasparenza solo nei confronti di chi sta svolgendo tali indagini».

Calo tamponi, come mai avviene? Ci saranno carenze su dosi vaccinali tra marzo e giugno?
«Il tasso di positività al 7,9% risolve la sua domanda, nel senso che il calo dei contagi non è dovuto alla minore quantità di tamponi. Sui vaccini non sono preoccupato né ottimista, stiamo seguendo il piano di acquisti dell’Unione Europea: 202milioni di dosi totali da 6 produttori entro giugno, con Pfizer e Moderna da subito mentre per AstraZeneca, Johnson&Johnson e Curavac stiamo aspettando la fine della fase 3 con relativa poi validazione Ema (Sanofi invece tarderà e abbiamo spostato per questo la previsione ai primi mesi del 2022). Aspettiamo l’esito di queste altre aziende per capire se preoccuparci o essere ottimisti».

Eni e Poste Italiane hanno pronto il sistema di registrazione dei vaccinati?
«Non da subito ma comunque le Regioni ci daranno un sistema informatico centralizzato che sarà riversato sul sistema Eni-Poste non appena pronto: non so se tutte le Regioni riusciranno a fare il vaccino già il 27 ma quello di Pfizer può essere attuato entro il 30 dicembre visto che può essere conservato per massimo 4 giorni».

VERSO LA CONFERENZA STAMPA DI ARCURI

Il 27 dicembre il “vaccine day” europeo sbarca anche in Italia e con le prime vaccinazioni allo Spallanzani di Roma e in altri centri sanitari del Paese inizia ufficialmente il “piano vaccini” che ci accompagnerà per tutto il prossimo anno: alle ore 18.30 viene anticipato oggi (invece che il giovedì) l’appuntamento con la conferenza stampa settimanale del commissario all’emergenza Covid Domenico Arcuri, con il piano vaccini che sarà ancora una volta il tema più importante affrontato nella sede nazionale di Invitalia.

Con la consueta diretta in video streaming sul canale YouTube di Invitalia, il commissario Arcuri informerà i cittadini oltre sui dati settimanali della pandemia anche lo stato di preparazione della maxi campagna di vaccinazione al via domenica prossima. «Abbiamo già la discreta certezza di 38 milioni per i primi tre trimestri: prima dose e richiamo per 20 milioni di italiani in nove mesi. Il faro sono quei 42 milioni di italiani: il 70%, l’immunità di gregge», spiega Arcuri intervistato oggi dal Fatto Quotidiano.

LE ULTIME ANTICIPAZIONI SUL PIANO VACCINI

Pfizer ha assicurato che le prime 10mila dosi arriveranno un giorno prima del Vaccine Day europeo, dunque già il giorno di Santo Stefano: come anticipa Arcuri, «Il carico sarà diviso per 21 e da Roma ripartiranno le dosi per venti presìdi regionali. I viaggi dalla capitale saranno gestiti dalle forze armate. Nei successivi, a partire dal secondo del 30 gennaio, la Pfizer porterà le dosi nei trecento centri regionali». Sono stati scelti nei giorni scorsi i luoghi e le dosi regione per regione e al momento il 98% possiede la cella frigorifera per conservare il particolare vaccino Pfizer: il rimanente 2% verranno comprate nelle prossime settimane dalla struttura commissariale diretta da Arcuri. Come già spiegato, toccheranno all’Italia 202 milioni di dosi, il 13,4% totale dell’Ue: «subito da Pfizer ne avremo 27 milioni: 8,8 nel primo trimestre 2021, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo. E l’Ue sta negoziando con l’azienda per farcene arrivare altri 13,5 milioni. Se il 6 gennaio Ema approverà anche Moderna noi siamo pronti per riceverne 10,8 milioni: 1,4 nel primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettante nel terzo. E l’Ue sta negoziando perché ce ne arrivino altri 10,8 milioni», conclude il commissario anti-Covid. Durante la conferenza stampa più che probabile il tema che sarà toccato sugli acquisti (viste anche le recenti inchieste giornalistiche) di siringhe e materiale utile al vaccino.