Il presidente americano Joe Biden ha parlato alla nazione in conferenza stampa alla Casa Bianca. Sul ritiro dall’Afghanistan ha detto: «Sono stato chiaro: qualsiasi attacco alle operazioni di evacuazione all’aeroporto di Kabul avrà una risposta immediata. Faremo tutto quello che possiamo – ha aggiunto – per dare una evacuazione sicura agli americani e agli afghani che sono in pericolo perché hanno collaborato con le forze estere. Vi garantisco che mobiliterò tutte le risorse necessarie. Siamo in costante contatto con i talebani, per garantire la sicurezza degli americani e dei civili».
Tra le altre cose, Joe Biden ha definito l’operazione di evacuazione da Kabul come «una delle più difficili della storia», affermando di non essere in grado di garantire l’esito finale di questa rischiosa operazione. Poi ha detto che «gli Stati Uniti sono l’unico Paese al mondo a poter organizzare un’evacuazione del genere e rispetteranno i loro impegni». Biden ha anche aggiunto: «Dal 14 agosto gli Usa hanno evacuato dall’Afghanistan circa 13 mila persone, oltre ad aver facilitato altri voli charter». Il presidente americano ha detto che gli Stati Uniti hanno quasi 6 mila soldati sul terreno, anche se ha ammesso di non sapere esattamente quanti americani sono rimasti in Afghanistan o dove si trovano. (aggiornamento di Andrea Murgia)
JOE BIDEN PARLA ALLA NAZIONE IN CONFERENZA
Nuovo discorso alla nazione del presidente americano Joe Biden. Alle ore 13 ora locale, quando in Italia saranno le 19, il presidente degli Stati Uniti prenderà di nuovo la parola per aggiornare il Paese in merito alle operazioni di evacuazione dall’Afghanistan, quindi sul rientro degli americani e degli interpreti da Kabul. Non si placano le forti critiche sulla sua gestione del caotico ritiro delle truppe. Per i democratici e repubblicani il presidente Usa non avrebbe agito abbastanza rapidamente per far rientrare le persone più vulnerabili dall’Afghanistan di fronte all’avanza rapida dei talebani.
La responsabile della comunicazione della Casa Bianca, Kate Bedingfield, ha detto oggi a MSNBC che l’obiettivo di Biden «è quello di far uscire dall’Afghanistan ogni singolo americano che vuole tornare e di far uscire anche i nostri alleati afghani». D’altra parte, è stata promessa una revisione di come è stata gestita la crisi, ma una fonte ha fatto sapere a Reuters che per ora l’attenzione è focalizzata sulle evacuazioni dall’Afghanistan.
BUFERA SU BIDEN DOPO SCOOP WALL STREET JOURNAL
Se le polemiche non si placano, è anche per nuove rivelazioni. Come quella del Wall Street Journal, secondo cui lo scorso 13 luglio 23 funzionari dell’ambasciata Usa a Kabul avevano firmato un dispaccio, mandato al Segretario di Stato Antony Blinken, in cui segnalavano il rischio di una possibile crisi in Afghanistan dopo il ritiro degli americani. I diplomatici, quindi, avevano messo in guardia Blinken riguardo la rapida avanzata dei talebani, inoltre lo avevano informato del fatto che le forze regolari afghane stavano cedendo.
Quindi, questi documenti confermano che gli Stati Uniti erano a conoscenza della crisi a cui sarebbero andati incontro, ma nonostante ciò non si sono fermati. Infatti, una nota interna del Dipartimento di Stato aveva avvertito i vertici dell’amministrazione di quanto appreso dall’Afghanistan. Anche per questo si complica ulteriormente la posizione del presidente americano Joe Biden, che oggi tornerà a parlare in una nuova conferenza stampa dopo quella di lunedì scorso.