Crescono, ma in maniera limitata se rapportati a quelli di altre regioni del Nord (Lombardia su tutte) i numeri del contagio da coronavirus in Veneto. L’ultimo bollettino parla di 4.809 positivi, con un aumento di 192 casi rispetto a questa mattina. Di questi, i ricoverati in area non critica sono 1.084 (+124 rispetto al precedente aggiornamento), quelli in terapia intensiva sono 257 (+8). Importante è invece l’aumento giornaliero dei deceduti, 18 solo nelle ultime 24 ore, che porta il totale delle vittime a quota 164. Dimesse invece 298 persone. Indicativo del modello che il governatore Luca Zaia intende perseguire in tutta la regione è quello del comune di Vo’ Euganeo, primo focolaio in Veneto, dove i test a tappeto hanno consentito di tracciare – e isolare – tutti i contagiati con il risultato che oggi non si registra nessun nuovo caso. Zaia ha poi difeso l’ordinanza con cui ha imposto misure più restrittive di quelle del governo: “Per me resta valida fino al 3 aprile, a meno che il governo il 25 marzo giorno di scadenza del Dpcm non decida misure più restrittive, cosa che mi auguro. Ai veneti chiedo di rispettare le regole che abbiamo dato. Non c’è nessuna volontà di prevaricare le persone, è un sacrificio che chiedo ma è una battaglia che dobbiamo fare in squadra. (…) L’ordinanza del Veneto prevede la chiusura anche di negozi di alimentari e supermercati la domenica perché ci serve un giorno di calo della tensione, per evitare assembramenti davanti ai supermercati la domenica e per dare respiro anche agli addetti della grande distribuzione, alcuni dei quali sono risultati positivi al coronavirus, non permettendo quindi un giusto turn over ai colleghi”. (agg. di Dario D’Angelo)



BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO: LA DISTRIBUZIONE PER PROVINCIA

Continua a salire il numero dei positivi al Coronavirus, anche in Veneto. A fornire il bollettino aggiornato ad oggi è stato il governatore Luca Zaia. I contagiati sono 4.617, 380 in più rispetto alla rilevazione di ieri sera. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.589. Per quanto riguarda invece i decessi ce ne sono 6 nuovi: in totale il numero dei morti è a 146. CI sono 1.191 ricoverati, di cui in terapia intensiva ci sono poi 249 malati. Buone notizie su Vo’, dove non sono stati registrati nuovi casi di positività. Sono invece 257 le persone dimesse dal 21 febbraio. La provincia di Padova è quella più colpita dai contagi, seguita da Verona (954), Treviso (806), Venezia (666), Vicenza (572), Belluno (212) e Rovigo (68) mentre 108 casi sono ancora in attesa di assegnazione e altri 76 hanno il domicilio fuori dal Veneto. «Le proiezioni che abbiamo sono preoccupanti. Ai cittadini chiediamo di darci una mano in questa partita. Resto convinto, e lo vedo dai dati, che la vera cura siamo noi cittadini». (agg. di Silvana Palazzo)



BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, IL PUNTO DI ZAIA

Continuano purtroppo a crescere i numeri nella Regione Veneto (seguendo quello che è il trend di diverse regioni del Nord ma fortunatamente non con le cifre che si registrano in Lombardia) a causa dell’emergenza Coronavirus. Nel consueto appuntamento con la stampa in cui viene reso noto il bollettino aggiornato di nuovi contagi, decessi e guariti, il Governatore Luca Zaia, che già in precedenza aveva parlato di “bollettino di guerra vero e proprio” ha spiegato come nella giornata di ieri sull’intero territorio erano stati registrati 280 nuovi casi di contagio anche se a preoccupare è stato soprattutto l’aggiornamento del dato sui decessi, che hanno toccato quota 131 unità. Dalla nota consegnata alla stampa è emerso come è pure aumentato il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture di terapia intensiva venete (236) mentre sono invece 223 quelli a oggi guariti; infine sono 12432 le persone attualmente in isolamento che non manifestano alcun sintomo o solo sintomi lievi. Tuttavia una delle novità della giornata di ieri è stata la notizia che dopo giorni a “zero contagi” si è registrato un nuovo caso nella oramai ex zona rossa di Vo’ Euganeo, e la cosa fa riflettere perché si arrivava da cinque giorni in cui l’incubo sembrava terminato.



BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, NUOVA STRETTA DI ZAIA

È anche questo il motivo per cui Zaia, ancora prima di andare in conferenza stampa per fare il quotidiano punto sulla situazione, ha deciso di dare autonomamente una nuova stretta ricordando che adesso c’è un motivo di preoccupazione in più nella sua regione. “Facciamo attenzione a Verona perché è il nuovo cluster con una esplosione di casi” ha spiegato il governatore leghista ricordando che la città scaligera non a caso confina con la provincia di Brescia, una delle zone più colpite d’Italia. “Anche per questo motivo abbiamo già dato disposizione di svuotare l’ospedale di Villafranca per farne un Covid-center” ha aggiunto: nella giornata di ieri, come detto, Zaia ha poi firmato un’altra ordinanza, ancora più restrittiva, con cui ha deciso la chiusura di parchi e giardini pubblici fino al prossimo 3 aprile, mentre le uscite dovranno essere limitate alle strette necessità, non allontanandosi troppo quando si va a fare la spesa o si porta fuori il cane; decisa inoltre pure la chiusura dei negozi di generi alimentari nei giorni festivi.